tazza da brodo - manifattura giapponese (sec. XIX)

tazza da brodo, 1800 - 1847

La tazza, di forma rotonda, decorata con smalti blu sotto coperta, rosso f erro e lumeggiature in oro, presenta due piccole anse e un coperchio con p omello bianco e blu. Tutto il corpo è ornato con paesaggi montuosi sul fon do, tipiche case con tetto a pagoda in primo piano e imbarcazioni che solc ano il mare. Sul coperchio paesaggi stilizzati sono racchiusi in riserve p olilobate che si stagliano su una griglia geometrica. Lungo l'orlo di entr ambi corre una fascia con lo stesso motivo di fiori e foglie

  • OGGETTO tazza da brodo
  • MATERIA E TECNICA PORCELLANA
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Giapponese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico "G. Barone"
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Comunale-Museo Civico di Baranello
  • INDIRIZZO Via Santa Maria 11, 13, Baranello (CB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tazza, in stile Imari, è ascrivibile alla fase tarda dell'era Kan-en Ko ka (1748-1847) per il confronto con un esemplare conservato presso il Muse o Duca di Martina di Napoli (inv. 4134) che presenta le stesse caratterist iche compositive e cromatiche. La pesantezza dell'impasto ceramico e la su perficialità dei tratti decorativi sono gli effetti dei metodi di produzio ne di massa adottati dai ceramisti giapponesi a partire dalla seconda metà del XVIII secolo. Il vasellame Imari comincia a giungere in Europa fin da lla metà del secolo precedente grazie ai traffici commerciali della Compag nia Olandese delle Indie Orientali, la sola compagnia europea che, insieme ai cinesi, aveva avuto il permesso di stabilire basi commerciali a Nagasa ki. Prodotte nei forni di Arita, un piccolo villaggio giapponese nell'isol a di Kyushu, le porcellane venivano spedite dal porto di Imari, termine co n il quale in un primo momento venne indicata la produzione ceramica d'esp ortazione anziché essere distinta con il nome dei singoli forni di proveni enza, come solitamente accadeva. La maggior parte degli studiosi ha poi so stituito questo termine con quello di Arita per indicare tutte le porcella ne policrome prodotte in quella provincia ed ha classificato come Imari so lo quella produzione caratterizzata da una ceramica decorata con smalti bl u sottovernice, rosso e oro. I motivi ornamentali, spesso stilizzati, ripr endevano i decori dei tessuti giapponesi ed erano soprattutto i libri di d isegni per kimono lussuosi che fornivano ai ceramisti un'inesauribile font e d'ispirazione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400006459
  • NUMERO D'INVENTARIO 1417
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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