teiera - produzione cinese (sec. XIX)

teiera, post 1800 - ante 1897

Corpo rotondo, con manico ansato e beccuccio contrapposti. Il coperchio, con pomellino parzialmente dorato, presenta una riserva mistilinea nella quale sono raffigurati, sui quattro lati, un vaso di fiori, un ventaglio, un bastone e due farfalle in volo. Anche sul corpo si aprono due ampie riserve bianche, dal contorno mistilineo, nelle quali spiccano personaggi in abito tradizionale: un alto funzionario con due giovani servitori, uno dei quali offre un vaso con fiori, una donna con ventaglio e due saggi. In alto vola una coppia di pipistrelli. In prossimità del manico e del versatoio, su fondo dorato, sono dipinti in riserve circolari singoli fiori rosati

  • OGGETTO teiera
  • MATERIA E TECNICA PORCELLANA
  • MISURE Profondità: 22
    Altezza: 16
    Larghezza: 13
  • AMBITO CULTURALE Produzione Cinese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico "G. Barone"
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Comunale-Museo Civico di Baranello
  • INDIRIZZO Via Santa Maria 11, 13, Baranello (CB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Questo tipo di teiera, con beccuccio contrapposto al manico, trova il suo prototipo fra gli antichi bronzi orientali e inizia ad essere prodotto in Cina dai vasai del XVI secolo, diventando presto uno degli oggetti in porcellana di maggior successo sul mercato occidentale. E' decorata da soggetti tipici della tradizione cinese come dignitari di corte o vecchi saggi e da un motivo ornamentale molto diffuso come quello dei pipistrelli, simbolo di buon auspicio, emblema di longevità e felicità. spesso simile alla farfalla come in questo caso. Infatti le sue ali sono ricurve per formare un ruyi, ossia sono a forma di S allungata simile alla parte superiore dello scettro (ruyi), oggetto cerimoniale portato da divinità buddiste ed emblema di autorità monastica. Lo stile, la tonalità accesa dei colori e la tipologia dei personaggi si ispira alle ceramiche prodotte nel corso della prima metà del Settecento, come testimonia un confronto con una coppia di vasi della famiglia rosa datati al periodo Yongzheng (1723-1735) passati all'asta Sotheby's nel Dicembre 1992 (n.344), anche se l'esemplare della Collezione Barone potrebbe essere ascritto al secolo successivo per la minore raffinatezza della fattura tecnica, caratterizzata da una pasta piuttosto spessa e dalla presenza dei punti di spillo. D'altro canto, la ripresa di motivi decorativi tipicamente occidentali come quelli che corrono lungo i bordi, fanno pensare ad una produzione di massa destinata al mercato europeo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400006440
  • NUMERO D'INVENTARIO 1384
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza archeologica e per i beni ambientali architettonici artistici e storici del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sotto la base - 5308.60 - numeri arabi - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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