reliquiario - a croce, opera isolata - bottega Italia centro-meridionale (sec. XVII)
reliquiario a croce,
1626 - 1626
La croce - separabile dalla base - è interamente cava e chiusa sul retro da assicelle. Nel lato anteriore (al pari della base) è forata da sedi ovali per reliquie, chiuse da cristalli fermati da anelli in bronzo dorato; due sedi (quella all'incrocio dei bracci ed una al centro della base) sono quadrilobate. Sul retro è apposto un cartiglio membranaceo di mm. 75 x 98
- OGGETTO reliquiario a croce
- AMBITO CULTURALE Bottega Italia Centro-meridionale
- LOCALIZZAZIONE Ripalimosani (CB)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La croce è descritta con ricchezza di dettagli in una pergamena con verbale di ricognizione della reliquia eseguita da Biagio Del Cocco (?) (Blasius de Cocco) fra il 1726 e il 1730; il bollo di ceralacca sul retro attesta però che l'ultima delle ricognizioni fu curata dal vescovo Francesco Giampaolo, presumibilmente nella seconda metà del XIX secolo. L'opera è databile al 1626 con notevole approssimazione grazie all'iscrizione dedicatoria apposta sul retro. É inoltre possibile supporre che la croce sia stata eseguita a Roma, ove G. Riccardo dimorava abitualmente e dove esistono esemplari seicenteschi di simile tipologia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400002817
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 1977
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2021
- ISCRIZIONI sul cartiglio - Con Hieronymus Riccardus/ Abbas. Angioni/ Pro Ven: Conu: S. Petri Celest. Terre. Ripae/ Fieri Curavit An: MDCXXVI - a penna - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0