dipinto - ambito abruzzese (XIII)

dipinto 1237 - 1237

L'affresco raffigura il Cristo benedicente alla greca seduto su un trono tra i simboli del sole e della luna. Nella sinistra tiene il libro con l'iscrizione EGO SUM LUX MUNDI; ai suoi lati, in piedi e in gesto di preghiera, sono le figure della Vergine e di S. Giovanni Battista.Negli stipiti e nella fascia semicircolare sottostante l'abside corre un'iscrizione, ora solo parzialmente leggibile: MAGISTER arMANINUS de MUTINA fecit HOC OPUS ANNO MILLESIMO duecentesimo XXXVII XIInd....GENTILE FECIT FIERI HOC OPUS.Nella parte inferiore dell'abside si trovavano figure di santi sotto arcatelle,ora completamente scomparse. Sebbene l'affresco riveli lo schema bizantino tipico della "deesis"(preghiera), molte sono le varianti iconografiche come il volto del Cristo, largo e tondeggiante,o i drappeggi delle vesti a tinte piatte con motivi ornamentali bianchi a stampino.Il Matthiae riconosce a quest'opera il merito di racchiudere e rappresentare in modo immediato elementi sia del bizantinismo di origine meridionale che di quello settntrionale.L'affresco di Armanino è comunque una volgarizzazione da esemplari provinciali e non da modelli aulici.Il Bertaux rintraccia nella composizione dell'affresco alcune analogie con gli affreschi della Cripta di San Giovanni in Venere, sebbene l'opera di Arma

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