Santa Balbina

scultura, 1300 - 1399

Il corpo della Santa, raffigurata in piedi, presenta una lieve torsione del busto così da formare quasi un arco accentuato dalla gamba piegata al ginocchio. Purtroppo è andata perduta quasi per intero l’originaria policromia di cui sono visibili solo lievi tracce di doratura sui capelli e sul mantello. La raffinatezza del modellato, l’eleganza della linea falcata, la purezza del volto allungato, fanno dell’opera un chiaro esempio dell’arte gotica. Per la figura esile e slanciata ed il volto malinconico, si può avvicinare ai modi della Madonna del Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto, da cui derivano riflessi oltremontani tipici delle "Saulenfiguren"delle Cattedrali nordiche, senza però escludere un’eco delle Virtù cariatidi delle tombe del periodo napoletano di Tino di Camaino scultore senese operante nei primi decenni del '300, discepolo di Giovanni Pisano

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