lapide commemorativa ai caduti - ambito abruzzese (primo quarto XX)
lapide commemorativa ai caduti,
post 1918 - ante 1930
La lapide è semplice, decorata solo da un ramo di palma e quattro protomi leonine ai quattro angoli del manufatto. I caratteri sono scolpiti e evidenziati da una cromia rossa
- OGGETTO lapide commemorativa ai caduti
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MATERIA E TECNICA
Bronzo
Marmo
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MISURE
Altezza: 2 m
Larghezza: 1,5 m
- AMBITO CULTURALE Ambito Abruzzese
- LOCALIZZAZIONE scuola elementare
- INDIRIZZO Viale Duca degli Abruzzi, MONTORIO AL VOMANO (TE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La lapide riporta il bollettino in cui il generale Armando Diaz annuncia alla nazione la fine delle ostilità e la vittoria dell'Italia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300282875
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
- DATA DI COMPILAZIONE 2014
- ISCRIZIONI L'intero specchio della lapide - COMANDO SUPREMO Boll.no di guerra n.1268, 4 nov.bre 1918. La guerra contro l'Austria Ungheria che sotto l'alta guida di S. M. il Re Duce supremo l'esercito italiano inferiore per numero e per mezzi iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi è vinta. La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 ottobre ed alla quale prendevano parte 51 divisioni italiane, 3 britanniche 2 francesi e 1 czecoslovacca ed 1 reggimento americano contro 63 divisioni Austro Ungariche è finita. La fulminea arditissima avanzata su Trento del 29 corpo della 1°armata, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del trentino travolte ad occidente dalle truppe della 7° armata e ad oriente da quelle della 1° 6° e 4° ha determinato ieri lo sfacelo totale del fronte avversario. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della 19° dell'8° e della 10° armata e delle divisioni di cavalleria ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente. Nella pianura S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta 3° armata anelante di ritornare sulle posizioni da essa già gloriosamente conquistate che mai l'aveva perdute. L'esercito Austro Ungarico è annientato esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni di lotta e nell'inseguimento ha perduto quantità ingentissime di materiali dogni sorta e pressochè per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa 300000 prigionieri con interi stati maggiori e non meno di 5000 cannoni. I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza. Diaz - capitale - a incisione - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0