croce processionale - ambito Italia centrale (secc. XV/ XVI)

croce processionale,

Recto: Cristo sulla croce eseguito con dovizia di particolari e quattro formelle laterali. Decorazione dei bracci con foglie e fiori, tipo margherita, molto elegante. Ai lati recemo continuo molto elaborato. All'interno fiore stilizzato a otto petali. I due bracci laterali culminano con globi traforati di rame dorato, ai lati della croce. Quello di sinistra è mancante; le quattro formelle: 1) figura benedicente in trono con mano sinistra sul libro chiuso sulle ginocchia, 2) SAn Giovanni in atto di pregare. Pregevole l'espressione di sofferenza, quasi di pianto del suo volto, 3) Pietà. Madonna con il Cristo in braccio, in posizione classica. Molto accurata la veste delle due figure, soprattutto il panneggio; molto accurati anche il torace, il viso e le costole di Cristo, 4) La Maddalena (il capo è rotto) con i capelli lunghi è raffigurata seduta, con le braccia conserte. Verso: al centro eterno Padre benedicente con il libro in mano. Ai quattro lati c'erano originariamente quattro formelle, scomparse. Ai quattri lati della Croce i quattro Evangelisti con i loro simboli

  • OGGETTO croce processionale
  • MATERIA E TECNICA ARGENTO
    rame/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Centrale
  • LOCALIZZAZIONE San Valentino in Abruzzo Citeriore (PE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Bollo SUL in uso nella città di Sulmona dal 1484 al 1500. Estremamente leggibile, si riscontra in diverse parti della croce. Descritta dal Piccirilli nel 1888 e successivamente ricordata dallo stesso nel 1903 come lavoro di non grande elevatura. Opportune sembrano le parole di V. Pace: "L'oggetto appartiene alla produzione tardo-quattrocentesca delle botteghe sulmonesi (il tipo di bollo conferma la datazione che scaturisce dai caratteri stilistici), la cui attività prosegue stancamente ripetendo nelle croci sperimentate tipologie a un livello qualitativo generalmente piuttosto basso". Anche nella croce di Cerchio (1481) è presente l'innovazione iconografica dell'eterno Padre sormontante il Crocifisso eal posto della tradizionale figura dell'Angelo che si trova negli esemplari più antichi. Il Cristo in trono benedicente è "uguale" a quello della Croceprocessionale custodita nella Chiesa madre di Anversa degli Abruzzi e datata dal Piccirilli ai primi del Cinquecento. Per la decorazione a fiori e foglie dei bracci della croce questa di San Valentino è meno ricca di fregi e di figure di quella di Anversa. Le croci di questo periodo conservano ed elaborano le caratteristiche presenti in quelle del primo quattrocento: ai piedi del Cristo figura quasi sempre la Maddalena, la figura del Cristo è più salda, la barba più folta, il torace più robusto, i piedi accavallati, gli arti inferiori leggermente divaricati, il perizoma lungo. Sul verso è tipica la figuyra del Redentore benedicente e gli Evangelisti con i loro simboli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300220841
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni ambientali architettonici artistici e storici dell'Abruzzo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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