croce processionale, opera isolata - ambito abruzzese (fine/inizio secc. XVI/ XVII)

croce processionale,

I bracci, terminanti con formelle quadrilobate, sono decorati a motivi floreali. Sul recto, quello verticale presenta la figura del Padreterno all'estremità superiore e quella di S. Ubaldo nella terminazione inferiore. Ai lati due figure penitenti identiche, avviluppate in ampio panneggio rappresentabili sia l'Addolorata sia la Maddalena. Nel verso, la medesima figura è nella terminazione destra del braccio orizzontale, questa volta a rappresentare l'angelo dell'evangelista Giovanni. L'aquila del quadrilobo superiore e il toro in quello di sinistra, mentre nella terminazione inferiore è rappresentato S. Lorenzo con la grata del martirio e la palma. All'incrocio dei bracci, sia sul recto che sul verso sono dei medaglioni vuoti che, forse, erano smaltati. La figura del Cristo sembra non essere autentica, per il fatto che il capo non è ascrivibile nel medaglione, se si considera quest'ultimo come nimbo. Ma, data la sommarietà nella resa iconografica della croce, ciò potrebbe (n)

  • OGGETTO croce processionale
  • MATERIA E TECNICA argento/ laminazione
    LEGNO
    rame/ laminazione
  • AMBITO CULTURALE Ambito Abruzzese
  • LOCALIZZAZIONE Civitella del Tronto (TE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La croce, detta tradizionalmente di S. Ubaldo, può riferirsi ad una produzione artigianale che faceva ampio uso di stampi, su modelli già consolidati nella tradizione orafa locale, quali i simboli degli evangelisti, condotti però in maniera sommaria. Di notevole interesse sono le figure dei patroni S. Ubaldo e S. Lorenzo, che legano senz'altro la croce alla chiesa in cui si trovano e aiutano ad inquadrare il periodo della sua esecuzione, probabilmente, nei due momenti storicamente importanti della chiesa: la sua elevazione la sua elevazione a collegiata nel 1513, desiderata da tempo ed ottenuta grazie a Ferdinando il Cattolico da Leone X con la bolla dell'8 ottobre di quell'anno; e la sua riedificazione in area più arretrata rispetto a quella precedente, avvenuta circa l'anno 1600, secondo il pievano Domenico Giordani che vi fu in visita pastorale nel 1784 (Gambacorta, 1992, p. 173). Il modellato del Cristo farebbe pensare già al sec. XVII, se confrontato con quello della croce di Montenerodomo di Bernardino Coletta del 1610 (BALZANO, 1910, p. 115), mentre le figure delle formelle sono riconducibili a modelli cinquecenteschi. Resta verosimile, in quest'ampio arco temporale, l'esecuzione dovuta ad artisti locali, tenuto conto anche della testimonianza del parroco Don Alfonso Panichi, che dice essercene una simile nella zona limitrofa di Faraone. La croce, comunque, fu commissionata dalla stessa popolazione civitellese, come può dedursi dall'iscrizione presente su di essa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300033913
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni ambientali architettonici artistici e storici dell'Abruzzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1994
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • ISCRIZIONI piedi del Cristo - DIVVA/ DNE/ POPUL/ VM HUN (C?) - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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