Il calice è lavorato a getto con ricca base fastosamente adorna di volute e tralci da cui emergono testine di cherubi. Il fusto si caratterizza per la stessa dovizia decorativa e per tre figurine angeliche a tutto tondo che, all'altezza del nodo si alternano a testine di cherubi e simboli della passione, motivi che si ripropongono nel sottocoppa lavorato a traforo

  • OGGETTO calice
  • MATERIA E TECNICA ARGENTO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Abruzzese
  • LOCALIZZAZIONE Pescocostanzo (AQ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tradizione e gli inventari (moderni) della chiesa danno questo esemplare di calice come di scuola locale. Più probabile però la sua appartenenza alla cerchia napoletana, di cui esprimono tutto il fasto e l'esuberanza decorativa. Questi modelli, per essere realizzati con la tecnica della fusione a cera, potevano, sia pure con leggere varianti, essere ripetuti e largamente diffusi in tutto il regno. All'epoca a cui risale l'oggetto, le chiese pescolane, come altri centri abruzzesi, si riforniscono usualmente presso le botteghe partenopee
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300027376
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni ambientali architettonici artistici e storici dell'Abruzzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 1988
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • ISCRIZIONI sotto il piede - 1735 - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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