Madonna con Bambino
gruppo scultoreo,
Silvestro Di Giacomo Detto Silvestro Dell'aquila (attribuito)
notizie dal 1471/ 1504
La Madonna è raffigurata seduta, a mani giunte, in atteggiamento adorante, sopra un sedile decortato con grandi foglie d'acanto; il manto è dorato mentre la veste è dipinta in rosso ed il velo in blu. Il Bambino è seduto sulle ginocchia in posizione frontale e tende in avanti la mano destra
- OGGETTO gruppo scultoreo
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ATTRIBUZIONI
Silvestro Di Giacomo Detto Silvestro Dell'aquila (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Ancarano (TE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'atto di allogazione a Silvestro fu pubblicato dal Pansa (1894, pp. 21-22) con data 9 settembre 1489, data che il De Nicola (1908, pp. 10-11) corresse in 9 settembre 1490, seguito dal Venturi (1908, p. 630) e dal Balzano (1909, pp. 184-185), e che invece il Chini (1909, p. 30; 1954, pp. 294-296) assunse come veritiera. Circa la paternità dell'opera la critica, che col Venturi aveva espresso il dubbio che si trattasse di copia tratta dall'originale perduto del maestro, ha spesso ipotizzato la presenza di rimneggiamenti ed, in particolare, la sostituzione o il riadattamente della statua del Bambino che nel documento risulta essere iacente e non seduto. Rispetto al suo modello dichiarato, la MAdonna col Bambino di civitella del Tronto, l'opera di Ancarano presenta un impianto più sapientemente proporzionato e insieme dotato di maggiore staticità e monumentalità. Originale è il motivo del velo fasciante il capo e ricadente sulle spalle delle Vergine, lontano tanto dalla formula tradizionalista di Civitella (Bongiorno, 1942, p. 241), quanto dello stereotipato schema simmetrico a cartocci imbutiformi delle Madonne di Collemaggio e di San Bernardino a L'Aquila (Chini, 1954). I rimandi al Monumento Pereyra-Camponeschi in san Bernardino a L'Aquila, realizzato da Silvestro negli stessi anni della Madonna di ancarano, riguardano, in particolare, il fazzoletto con pieghe ad occhio di Maria Pereira, il manto della Maddalena, il panneggio a pieghe profonde ad U di Santa Caterina e del Battista (Bongiorno); per il velo pieghettato, valido è anche il riferimento alla lunetta della Madonna di San Marciano a L'Quila, attribuita allo stesso scultore (1477-1480) (Chini), Le corone in metallo della MAdonna e del Bambino non sono originali; anche le base lignea, solidale con il gruppo scultoreo, è da ritenersi aggiunta. Proveniente dall'ex parrocchiale demolita nel 1958. Negli atti dell'archivio notarile di Ripatransone si legge che Silvestro dell'Aquila "ad similitudinem imaginis facte per magistrum Johannem Blasutiis in Castro Civitelle sub vocabulo gloriose marie luminis" e che cioè nel 1490 avrebbe scolpito per la parrocchiale di Ancarano una statua simile a qualla di Giovanni Blasuccio sita nel convento dei Lumi a Civitella del Tronto. Il Bambinello, quasi sicuramente posticcio, è di epoca imprecisabile. Avvalora questa tesi sia lo sguardo della Madonna, che non è rivolto direttamente al "nato", sia dal fatto che era in uso il togliere il Bambinop e deporlo durante il Natale nel Presepe. Ai primi decenni del secolo XX, poichè la base risulta assai deteriorata fu rivestita con ottone dorato
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300027319
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni ambientali architettonici artistici e storici dell'Abruzzo
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0