croce processionale, opera isolata di Di Meo Giovanni (attribuito) (sec. XIV)

croce processionale,
Di Meo Giovanni (attribuito)
notizie sec. XIV

I bracci della croce, decorati a girali fogliacei e puntinati lungo i bordi terminano con trilobi ad angoli retti, inframezzati da quattro dischi che recano figure di santi sbalzate (se ne conservano tredici sul recto e tre sul verso; le altre sono state sostituite da rosette di varia foggia sbalzate). Recto: al centro, su una croce trilobata nei terminali, decorata a losanghe e puntinata è il Crocifisso con il perizoma avvolto sui fianchi; nel trilobo in alto è un angelo a figura eretta con una corona tra le mani; nei trilobi laterali, la Vergine e S. Giovanni eretti e frontali. In basso il Calvario con il teschio di Adamo. Nel braccio inferiore, sotto la croce, è infissa una targhetta quadrata con una piccola figura di monaco inginocchiata e un'iscrizione in caratteri gotici. Verso: al centro è il Redentore in trono benedicente. Nei quattro trilobi i simboli degli Evangelisti. Sulla traversa, entro due losanghe, sono raffigurati due santi; sul braccio inferiore, entro un disco, ancora una figura di santo. Al di sotto, dentro una targhetta delimitata da una cornice a palmette è un'iscrizione. Il nodo, di forma tondeggiante, presenta sei medaglioni a goccia che recano incise figure di vescovi e santi

  • OGGETTO croce processionale
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ cesellatura
  • ATTRIBUZIONI Di Meo Giovanni (attribuito): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Rocca Di Mezzo (AQ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La croce è un importante esempio tardo trecentesco, utile per capire l'evoluzione del tipo prima dell'opera di Nicola di Guardiagrele. Infatti si presenta tipologicamente ancora affine alle croci duecentesche nella composizione di cinque lamine e nella scelta iconografica dei soggetti del recto e del verso. Rispetto a quelle sono però più complessi i profili che, anzichè a trilobo semplice, tondo o acuto, sono mistilinei ed anche la decorazione del fondo a racemi è molto più ricercata delle semplici punzonature del XIII secolo. La croce appare significativamente molto vicina alla prima croce di Pietracarmela eseguita da Nicola da Guardiagrele, opera della prima metà del XV secolo, ma di tipo ancora tardo trecentesco nell'impostazione ridida e verticale del corpo del Cristo così diversa dai ritmi mossi e plastici delle opere seguenti. L'opera di Rocca di Mezzo, essendo ancora più semplice, rigida, geometrizzante e meno attenta alle proporzioni, si rivela così un importante antefatto per l'operato di Nicola. I restauri del sulmonese Berardino di Simone, eseguiti nel 1715, nonchè le ammaccature e la perdita degli smalti, compromettono il valore artistico di quest'opera, già di per se stessa modesta
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300026721
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni ambientali architettonici artistici e storici dell'Abruzzo
  • ISCRIZIONI nel recto, targhetta ai piedi del Crocifisso - HOC OPUS FECIT FIERI/ DO(MI)NUS IOHANNES PRE/ POSITUS S LENTN D RO/ CCA D MEDIO P MAG/ ISTRI IOHANNIS ME/ DE SULMONA/ INDO D MCCCLX/ XXVI VIIII IND - caratteri gotici - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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