altare - ambito abruzzese (fine sec. XVII)

altare,

L'altare è formato da un alto basamento a tre piani in legno dipinto a riquadri verdi con finte striature a mò di marmo e cornici dorate. Dal ripiano della mensa, su cui veniva appoggiato un paliotto, si alza un corpo rettangolare che contiene un primo tabernacolo, la cui porticina è adornata di fogliame. Il ciborio vero e proprio è a forma di tempio a croce greca. Sia i corpi laterali che il corpo centrale terminano con un pronao con colonnine corinzie rudentate, poggianti su alti basamenti finemente intagliati. Sostengono una ricca trabeazione con timpamno triangolare ai lati e curvilineo al centro con cornice a dentelli; il fregio, finemente intagliato, percorre tutto il tempietto. Nel corpo centrale si apre il tabernacolo sul cui sportello è intagliato il calice decorato da due cherubini. Sopra, si innalza una cupola a calotta con un alto tamburo che riprende la forma del tempietto sottostante. Intorno al tempio, appoggiati su tutti i timpani, si trovano quindici figure di angeli scolpite a tutto tondo che fanno corona al Cristo risorto. Ai lati, sulla trabeazione, due medaglioni che rappresentano i SS. Cosma e Damiano

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ scultura/ doratura
  • LOCALIZZAZIONE Tagliacozzo (AQ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, finemente intagliata, scolpita e dorata, presenta, nell'esuberanza della decorazione architettonica e plastica, quegli elementi tipici della fine del XVII secolo. E' lavoro documentato di più intagliatori. In un libro di spese della Compagnia del SS. Sacramento, che aveva sede nella stessa chiesa, è annotato nell'anno 1686 il pagamento a due persone per aver smontato l'impalcatutra intorno all'altare maggiore. Le notizie proseguono per l'anno 1687 in quanto si legge che il 5/VI/1687 vengono pagati "25 paoli ad Antonio Carli di Rieti intagliatore per arradelli ben angeli di rilievo per l'altare maggiore della Chiesa" (Libro dell'Introito ed Esito della Compagnia del S.mo Sacramento di Tagliacozzo, p.29). Più avanti il 4/VII dello stesso anno "carlini ventisei a Stefano Milanese per il lavoro dei fogliami e cornice fatta attorno la porticella del scabello sotto il ciborio tabernacolo e per il fogliame fatto tra l'una e l'altra cornice da capo di detto scabello sotto il tabernacolo" (ibidem). Non si hanno notizie concernenti l'inizio della costruzione, ma è evidente che questi pagamenti sono relativi alle rifiniture dell'altare
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300020250
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni ambientali architettonici artistici e storici dell'Abruzzo
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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