figura di soldato

monumento ai caduti, 1921 - 1921

piedistallo a pianta quadrata e sviluppo a parallelepipedo verticale; gli angoli sono segnati da lesene angolari con base e capitello; nel corpo delle lesene sono scolpiti rami di palma; negli specchi centrali sono inserite, in tutti i lati, lapidi in marmo con frasi dedicatorie e lista dei caduti su due colonne; tra le basi delle due lesene della faccia frontale stemma del comune con nastri. Nella faccia superiore del parallelepipedo è inserita la statua maschile nuda seduta su una roccia naturale in marmo

  • OGGETTO monumento ai caduti
  • ATTRIBUZIONI Jelmoni Carlo (1867/ 1933): scultore
  • LOCALIZZAZIONE percorso viario
  • INDIRIZZO Via Volontari del Sangue, Tuscania (VT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il 2 gennaio 1920 il Comitato pro monumento ai caduti approvò il progetto dello scultore Carlo Ielmoni che prevedeva una statua alta oltre 3 metri simboleggiante il Risveglio italico, poggiante su di un alto basamento in cui verranno incisi i nomi dei caduti. Il monumento, di un'altezza totale di oltre 6 metri, sarà collocato nella piazza dove sorge il Palazzo comunale e verrà realizzato dallo scultore entro l'anno per una somma totale di lire 20.000. Poco dopo il presidente del comitato, Fortunato della Torre, inviò una lettera al Consiglio Comunale anzitutto per ringraziarlo del contributo di lire 5.000, quindi per annunciargli che il comitato donerà al comune il bozzetto del monumento, quindi per chiedere un nuovo contributo di 5.000 lire per i lavori di fondazione e costruzione. La proposta discussa in Consiglio Comunale l'8 gennaio fu respinta. Il sindaco si astenne, non perchè contrario alla memoria, ma perchè riteneva che la somma poteva essere meglio spesa a vantaggio della popolazione. Infine il comitato riuscì a raccogliere il denaro necessario e il 7 agosto 1921, festa dei Santi patroni, si tenne l'inaugurazione. Il monumento di Tuscania è l'unico in provincia di Viterbo ad elaborare un tema allegorico che esca dal consueto schema fante-vittoria, in favore del concetto astratto del "Risveglio italico", che è anche un giudizio sulla passata guerra e un augurio per il futuro. L'immagine allegorica è incarnata da un giovane uomo nudo, di proporzioni classiche e dalle masse muscolari ben delineate. Il senso del risveglio viene indicato dalla posizione del corpo, seduto una coscia sotto l'altra, dalla torsione del busto, dalle braccia alte, l'una dietro la nuca e l'altra sulla tempia. Il bianco del marmo ben rappresenta la purezza di una rinascita, soprattutto in contrasto con il peperino dell'elegante basamento, il solo che ricorda con le sue palme angolari, il sacrificio di tutti quei caduti iscritti nelle lapidi. Nell'insieme è una delle migliori opere documentate di Ielmoni, altrimenti noto come professore della Scuola Artistica Industriale e per le sue eleganti e neocinquecentesche opere funerarie
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1209845626
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI piedistallo, lato destro, base, a sinistra; base statua, lato sinistro - C. Jelmoni - a incisione -
  • STEMMI piedistallo, fronte, al centro - comunale - Stemma - Comune di Tuscania - Partito di rosso e d'oro, caricato dalla croce latina partita degli opposti, ornato di lambecchini
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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