allegoria della Vittoria
monumento ai caduti ad obelisco
1921 - 1921
Ditta Angelini Tito E Ciocchetti Luigi (notizie Prima Metà Sec. Xx)
notizie prima metà sec. XX
Base: ara in cemento a base rettangolare con il fronte sul lato lungo. Sul fronte lapide istoriata con iscrizione dedicatoria e nome dei caduti; sui due lati corti bassorilievi in marmo figurati (soldato colpito a morte durante un combattimento e l'Italia Vittoriosa su campo da battaglia); sul piano dell'ara, nella parte anteriore, poggia una lucerna in bronzo. Corpo: tre gradoni digradanti; il gradone di centro è decorato con lucerne in marmo angolari nella parte anteriore; pilastrino in marmo al cui apice è posta una vittoria alata, alla base aquila a volo spiegato
- OGGETTO monumento ai caduti ad obelisco
-
MATERIA E TECNICA
Bronzo
Marmo
-
ATTRIBUZIONI
Ditta Angelini Tito E Ciocchetti Luigi (notizie Prima Metà Sec. Xx)
- LOCALIZZAZIONE Parco della Rimembranza
- INDIRIZZO Via Roma, Castel Sant'elia (VT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il 23 dicembre 1918 il Consiglio Comunale annunciava di voler innalzare un ricordo marmoreo a tutti i suoi caduti nella parte più centrale del paese e, a tale scopo, dava mandato alla giunta di predisporre un piccolo progetto ed aprire una sottoscrizione popolare per la realizzazione. Nel frattempo l'amministrazione fece collocare in Piazza dell'orologio, oggi Piazza Regina Margherita, una lapide con il nome dei caduti. Inoltre si decise di collocare il nuovo monumento nella stessa piazza, anche se le sue dimensione erano piuttosto ristrette. Si formò, quindi, un comitato e si iniziò il reperimento dei fondi, richiedendo contributi anche ai castellesi residenti in America. L'Amministrazione si rivolse, quindi, alla Ditta Tito Angelini e Luigi Ciocchetti di Roma, specializzati in sculture funerarie, per richiedere alcuni modelli di monumento che potessero essere realizzati con i denari raccolti. La Ditta presentò alcuni bozzetti che prevedevano un rostro di colonna su o base quadrata o naturale in marmo, con vari elementi in bronzo. Il bozzetto prescelto, indubbiamente, ha più un aspetto di cippo funerario che di Monumento ai caduti. Ma è tutto ciò che la comunità poteva permettersi. Il 3 marzo 1921, però, giunse la missiva del Sig. Giuseppe De Stefani che comunicava ai compaesani in Italia di aver raccolto presso i connazionali residenti in America ben 67 dollari. Il 17 marzo il Sindaco annuncia alla Ditta di poter permettersi un'opera più grande e maestosa e, con delibera 23 marzo 1921, il Consiglio stabilisce di commissionare due bassorilievi rappresentanti rispettivamente "Un soldato ferito" e "L'Italia", per una spesa complessiva di 2.100 lire. La cerimonia di inaugurazione si svolse il 24 aprile 1921. Il monumento, di cui non conosciamo il montaggio finale, fu pubblicato su "La Domenica del Corriere" e dovette riuscire molto decoroso e ben fatto, tanto che più di un Comune si informò presso l'amministrazione castellese sul costo e sull'autore. Ben presto però, i castellesi, si resero conto che la collocazione nella piazza dell'orologio era infelice sia per il monumento che per la piazza stessa. Così si pensò di trasferirlo in luogo più adeguato; anzi fu l'occasione per realizzare il Parco della Rimembranza in Via Roma che fu inaugurato il 2 settembre 1926. Da allora il monumento è rimasto pressoché in toccato, eccetto per l'aggiunta, avvenuta nel 2000, di una targa in marmo con il nome dei caduti civili e militari della guerra 1940-45. Nel 2002 gli è stato affiancato un obice del 1934. Nel 1970, però, l'amministrazione castellese decise di ampliare e sistemare Piazza Regina Margherita, dove si pensò di collocare nuovamente un monumento ai caduti di tutte le guerre che l'architetto Flavio Leoni si offrì di progettare gratuitamente. Il monumento prevedeva un basamento sul quale si dovevano erigere delle lastre in peperino con i nomi dei caduti delle due guerre mondiali, delle Fosse Ardeatine e dei civili uccisi nel bombardamento del 24 febbraio 1944 (Delibera, 25 luglio 1972). Il monumento fu inaugurato il 5 novembre 1972. L'esistenza del doppio monumento, però, rendeva difficile una celebrazione univoca dell'anniversario della Vittoria, 4 novembre, che si risolveva, spesso, in una doppia cerimonia. Così nel 2000 si pensò di unificare i due monumenti, rimovendo quello in Piazza Regina Margherita, e inserendo nel Monumento più antico una nuova lapide con il nome dei caduti, civili e militari, successivi al 1918 (Del. Giunta, 23 settembre 2000). Con l'occasione si procedette al restauro del più antico monumento. La lapide in peperino in onore dei caduti castellesi di tutte le guerre, proveniente dal monumento del 1972, fu collocata nella sede comunale.Tutti i lavori furono eseguiti dalla Ditta Umberto Cesetti di Castel Sant'Elia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1209845576
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo
- DATA DI COMPILAZIONE 2004
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
- ISCRIZIONI lastra frontale, tutta - CADDERO ROMANAMENTE/ NELLA GUERRA DI REDENZIONE 1915-1918/ IL LORO SUBLIME SACRIFICIO SIA MONITO SEVERO/ AI NEMICI D'ITALIA/ MAG. DICENTI CAV. LUIGI/ CAPORALE CIPOLLINO PAOLO/ APP. - FIN. DARIDA ATTILIO/ FIN. PANCIA GIUSEPPE/ SOLD. GRAZIANI G. BATTISTA/ " GRAZIANI GIUSEPPE/ " GRAZIANI LUIGI/ "DE VENANZI ANGELO/ "ORTENSI VIRGINIO/ " STENTELLA DOMENICO/ "PIACENTI PIETRO/ " RINCHIUSI LUIGI/ " MATTIOLI ANGELO/ " MATTIOLI ANTONIO/ " PIACENTI FILIPPO/ " VALENTINI GIUSEPPE/ " MORETTI RINALDO/ " ANGELINI ANTONIO/ " ANASTASI UMBERTO/ " DARIDA ANDREA/ " CAMILLUCCI FRANCESCO/ COMUNE COMBATTENTI E POPOLO/ 1919 - maiuscolo - a solchi -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0