Sacra Famiglia, san Giovannino e due santi

dipinto ca 1574 - ca 1574
Portelli Carlo (attribuito)
notizie 1538/ 1574

Formato rettangolare

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Portelli Carlo (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
  • INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sulla tela Tommaso Strinati, curatore della collezione dell’IRSM esprime alcune considerazioni: “L’opera rappresenta il fiore all’occhiello tra i dipinti antichi conservati in Istituto. Si tratta di un dipinto ad olio su tavola: un supporto pregiato, costoso e difficile da lavorare rispetto alla tela e che dona ai colori una brillantezza e un corpo senza pari. La pittura su tavola è una tecnica tipica del Medioevo e del Rinascimento e andò man a mano in disuso durante il XVII secolo. Al centro del dipinto la Madonna e il Bambino si rivolgono a San Giuseppe; il Bambino sorregge con la mano sinistra il globo, simbolo della supremazia di Cristo sul mondo e sul potere terreno. A destra del Bambino il San Giovanni Battista Bambino è riconoscibile dall’attributo della croce di canne. In alto a sinistra due figure maschili di non chiara identificazione, di cui una alata, si abbracciano l’un l’altra. I colori pastello vivi e accesi, i volti del Bambino e della Vergine dai toni luminosi e i movimenti a serpentina delle figure riconducono a un pittore vicino a Michelangelo Buonarroti. Il Bambino, con un braccio alzato e un altro posizionato verso il basso, ricorda i gesti del Cristo al centro del Giudizio Universale nella Cappella Sistina. Le grandi mani di San Giuseppe, che sembrano deformi, sono un segno tipico del periodo storico nel quale fu eseguito il dipinto, chiamato Manierismo: in quest’epoca, che va dal 1530 al 1600 circa, i pittori tendevano a trasformare in modo irrealistico parti del corpo umano, allungando mani, gambe e braccia affinché le figure si slegassero dalla verosimiglianza con reale”. L’attribuzione a Carlo Portelli (1510 – 1574), grande maestro fiorentino manierista attivo a cavallo del XVI secolo, è sempre di Strinati “la tavola riporta [invece] nella Firenze della metà del Cinquecento dominata dalla lezione di Michelangelo, da Rosso Fiorentino e Andrea del Sarto. Siamo davanti a un esempio del manierismo fiorentino, molto raro da trovare a Roma (in About Art on line, 22/11/2020). Portelli, arrivato a Firenze in epoca imprecisata, si sarebbe formato secondo il Vasari nella affollata bottega di Ridolfo del Ghirlandaio e nel 1538 era già iscritto alla Compagnia di San Luca o dei Pittori; due anni dopo con Salviati collabora all’apparato per le nozze di Cosimo I con Eleonora di Toledo e dopo aver preso in affitto una bottega (1548), inizia una intensa attività di pittore di soggetti religiosi. Dal 1563, e fino alla morte nel ’74, risulta iscritto all’Accademia del Disegno, cimentandosi con successo anche nel genere ritrattistico; chiuderà la carriera collaborando all’impresa dello Studiolo del Principe in Palazzo Vecchio, dipingendo, ormai vecchio e superato dai giovani emergenti, il Nettuno e Anfitrite così diverso dalle sue opere più tipiche. Non sono note le vicende che portarono la Sacra Famiglia nella collezione del S. Michele, forse come in molti altri casi, come dono; la tavola può essere riconosciuta con quella citata negli inventari del 1949 (n.562) e 1997 (49). Riguardo alle figure dei due santi sullo sfondo queste potrebbero essere riconosciute con san Michele, quella alata (motivo che peraltro potrebbe giustificare il dono all’omonima istituzione) e un diacono, Stefano o Lorenzo, per l’abito che, se pure poco visibile, potrebbe essere riconosciuto come una dalmatica, l’ampia tunica lunga fino alle ginocchia indossata appunto dai diaconi. L’opera è stata restaurata nel 2020 con il contributo della Fondazione Sorgente Group
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201389427
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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