Natura morta

dipinto,

Su un piano curvilineo sono poggiati da sinistra un vaso bianco contenente rami con piccole foglie lanceolate di cui non si vede la sommità, altre foglie – tra cui due grandi di filodendro – con melograni, un grappolo d’uva e forse delle albicocche e una grande conchiglia bianca, visibile solo per metà. Lo sfondo è azzurro

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Menzio Francesco (1899/ 1979)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Opere ex Società Italia Navigazione
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La natura morta proviene dalla turbonave Raffaello, dove era esposta in una delle due gallerie d’arte allestite nei corridoi che collegavano i saloni delle feste e di soggiorno della prima classe con quelli della classe cabina. Ne è autore Francesco Menzio, pittore di formazione torinese, il quale, dopo aver frequentato lo studio di Felice Casorati, aveva aderito al gruppo dei “Sei di Torino”, dal 1951 è stato insegnante all’accademia Albertina. Diverse sono state le sue partecipazioni alla Biennale di Venezia, dove, nel 1958, tenne una mostra personale. Nella sua vasta produzione la natura morta è uno dei temi più frequenti, in essa ritrae ripetutamente pochi oggetti d’affezione: brocche, vasi, frutta, verdura, foglie di filodendro, calco in gesso di Venere classica e specchio. Rimosso dalla Raffaello in seguito alla radiazione delle navi dal servizio passeggeri (l. 684/1974, art. 16), il dipinto è stato assegnato, insieme alle altre opere che decoravano i transatlantici della Società Italia di Navigazione, al Ministero dei Beni Culturali nel 1980
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201388986
  • NUMERO D'INVENTARIO 2571
  • ENTE SCHEDATORE Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • ISCRIZIONI in basso a destra - Menzio 1965 - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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