dipinto di Vespignani Lorenzo (sec. XX)

dipinto,

Una banchina che costeggia quello che sembra essere un binario ferroviario è delimitata sulla destra da un muro di cinta oltre il quale sono alti palazzi

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA carta/ pittura ad acquerello, inchiostro di china
  • ATTRIBUZIONI Vespignani Lorenzo (1924/2001)
  • LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
  • INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto raffigura uno spaccato della periferia romana, un soggetto cui Renzo Vespignani – cresciuto nel quartiere di Portonaccio – è rimasto particolarmente legato e che ha ritratto in opere di incredibile forza espressiva, sia che si tratti di quadri, che di produzioni grafiche. In esse gli edifici dominano lo spazio, imponendo la loro presenza oscura e minacciosa, e le uniche tracce di vita umana sono indirette, trattandosi di gru, carri o treni, oggetti con cui gli abitanti della città sono venuti in contatto. Si tratta di immagini di crudo realismo, in cui dominano lo squallore e povertà. Le due opere nella raccolta della Camera dei Deputati, datate negli anni Sessanta, presentano una cromia estremamente limitata e una composizione – rigorosamente prospettica – delineata da linee nervose e inquietanti ombre scure, e mostrano forti tangenze con la contemporanea opera incisoria di Vespignani. Una produzione questa non secondaria per l’artista, che ne aveva appreso le tecniche durante la guerra, quando aveva trovato rifugio presso l'incisore Lino Bianchi Barriviera. All’inizio degli anni Sessanta, con gli artisti più rappresentativi della cosiddetta nuova figurazione, tra cui Ugo Attardi, Ennio Calabria, Alberto Gianquinto, Piero Guccione, Vespignani fonda il gruppo “Il Pro e il Contro, i cui componenti si proponevano un ritorno alla figurazione e all’impegno politico, come reazione all’Informale e alla Pop Art. Negli anni successivi realizza importanti cicli pittorici, dedicati alla crisi della società contemporanea: “Imbarco per Citera” (1969), “Album di Famiglia” (1971), “Tra le due guerre” (1973-75). Del 1991-1992 è “Manatthan Transfer”, una riflessione sulla società e la cultura americana scaturita da un soggiorno a New York. Renzo Vespignani ha partecipato a quattro edizioni della Biennale di Venezia (1950, 1954, 1960, 1984) e a cinque della Quadriennale di Roma (1956, 1959, 1965, 1972, 1986), nel 1999 è stato eletto Presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca e nominato Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201388046
  • NUMERO D'INVENTARIO 46810
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ISCRIZIONI in basso a destra - Vespignani 66 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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