Ciclo della pesca. Scene di pesca e pescatori

dipinto,
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Coromaldi Umberto (1870/ 1948): pittore
  • LOCALIZZAZIONE CREA
  • INDIRIZZO via della Navicella 4-2, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Organizzata in occasione dei cinquant’anni dell’unità d’Italia, la grande Esposizione internazionale del 1911 fu ospitata nelle tre capitali d’Italia, Torino, Firenze e Roma, con lo scopo di celebrare il percorso economico, sociale e culturale compiuto dalla giovane nazione. Le mostre torinesi erano incentrate sullo progresso industriale e manifatturiero, Firenze accoglieva la mostra del ritratto italiano e Roma, infine, celebrava la cultura attraverso le mostre regionale ed etnografica, archeologica, internazionale di belle arti e del Risorgimento con una serie di padiglioni eretti tra la zona di Prati e di Valle Giulia. Nel quartiere Prati, accanto ai padiglioni regionali e delle esposizioni etnografiche, era collocato anche il Padiglione della pesca, destinato a documentare una delle attività più diffuse e fiorenti d’Italia. L’edificio effimero, oggi documentato per quanto riguarda l’esterno solo da fotografie, si affacciava sul Tevere ed era stato progettato dagli ingegneri Augusto Giustini e Angelo Guazzaroni su modello della Pescheria di Venezia, realizzata nel 1908 da Cesare Laurenti e dell’architetto Domenico Rupolo. Secondo quanto riportato dalla Guida ufficiale dell’esposizione (Guida ufficiale, pp. 185-87), l’esterno dell’edificio era decorato con stemmi dei comuni italiani, nei cui emblemi comparivano arnesi da pesca, e fregi con scene di pesca di Coromaldi, da identificarsi quasi certamente con i dieci pannelli con pescatori della collezione del CREA. Il salone centrale accoglieva un diorama raffigurante scene di pesca nelle varie regioni d’Italia: la pesca del pesce spada presso la rupe di Scilla in Calabria, la pesca del tonno in Sicilia, la partenza dei bragozzi nel vespero in un porto canale dell’Adriatico, una valle da pesca presso Comacchio con lavoriero e sulle pareti di ingresso due scene di pesca d’acqua dolce, una sulle Alpi e l’altra sull’Appennino. A quest’ultimo apparato decorativo, probabilmente oggi lacunoso, vanno riferite le cinque grandi tele di proprietà del CREA (“L’uscita a mare dei pescatori costieri", “La riparazione delle reti”, “La mattanza dei tonni”, “La pesca con la sciabica”, “Lo sbarco del pescato”). Il piano superiore ospitava, inoltre, una mostra degli utensili da pesca dalla preistoria al Novecento, ordinata dal professor Decio Vinciguerra, e materiale illustrante la pesca d’acqua dolce. Alla chiusura dell’Esposizione internazionale di Roma le tele sono state arrotolate e depositate presso il Ministero dell’Agricoltura per poi passare presso i depositi dell’Unità di Ricerca per Climatologia e la meteorologia applicate all’Agricoltura (CRA-CMA), dal 2017 inglobata nel Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente (CREA-AA). Nel 2015 è iniziata la campagna di restauro delle opere da parte dell’Istituto Centrale per il Restauro. I notevoli problemi conservativi, riguardanti sia il supporto sia la pellicola pittorica, erano in buona parte dovuti al lungo periodo trascorso in condizioni conservative improprie. L’intera campagna è stata progettata e diretta da Laura D'Agostino in qualità di Direttore dei lavori e da Paola Iazurlo in qualità di Direttore tecnico. Tra il luglio e il settembre 2015 il dipinto “Pesca con la sciabica” è stato oggetto di un cantiere didattico. Nel 2016 Francesco Lia e Rita Speziale hanno presentato una tesi di laurea su “L’uscita a mare dei pescatori costieri”. Tra il luglio e il settembre del 2017 un nuovo cantiere didattico ha restaurato “Mattanza dei tonni”. I restauri sono stati quindi ultimati da restauratori esterni sempre sotto la direzione e il coordinamento dell'ICR. Le opere sono state concesse in comodato d’uso al Museo delle Civiltà di Roma, presso cui saranno esposte a partire dall’ottobre 2022, dopo il completamento del restauro curato dall'Istituto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201385830-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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