Ritratto di Alice Blanceflor de Bildt

dipinto,

Ritratto femminile moglie di Andrea Boncompagni

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI De László Philip (1869/ 1937): pittore
  • LOCALIZZAZIONE Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti Decorative, il Costume e la Moda dei secoli XIX e XX
  • INDIRIZZO Via Boncompagni 18, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera fu commissionata e iniziata nel novembre 1924, un mese prima del matrimonio tra Alice Blanceflor de Bildt e Andrea Boncompagni Ludovisi. De Laszlo in quel periodo era a Roma per ritrarre Papa Pio XI. Si recò di persona al villino Boncompagni per iniziare il dipinto - che avrebbe finito a Londra nel 1925. Aveva idee molto precise su ciò che dovevano indossare i suoi modelli (i genitori erano sarti) e in questo caso portò con sé 15 metri di stoffa color indaco con ricami dorati e la drappeggiò in pochi minuti sul corpo di Alice Blanceflor, creando l’abito aderente e senza spalline che vediamo raffigurato. Usò questa stoffa anche per altri ritratti eseguiti in Francia e in Inghilterra. L’abito non presenta le caratteristiche della moda del tempo: un modello simile senza spalline sarebbe diventato di uso comune solo verso la seconda metà degli anni Trenta; prima di allora poteva vedersi solo indosso a gente dello spettacolo come costume e stravaganza artistica, non certo tra i membri dell’aristocrazia romana. Per quanto riguarda i gioielli, Alice Blanceflor porta solo all'anulare sinistro un anello con diamante, probabilmente di fidanzamento. Il solitario con diamante veniva usato come pegno d’amore tra fidanzati solo sporadicamente nell’800 (anche se il primo caso fu l’Arciduca Massimiliano I che lo regalò nel 1477 a Maria di Borgogna). Diventò un rito solo negli anni Quaranta del Novecento grazie alle acute strategie di marketing della società diamantifera De Beers che diffuse lo slogan “Un diamante è per sempre”. Alice Blanceflor era figlia di Carl de Bildt, storico e ministro dell'ambasciata svedese a Roma e nacque dunque in Italia nel 1891. A venti anni conobbe il Principe Andrea Boncompagni Ludovisi e i due si sarebbero subito sposati se la famiglia Boncompagni Ludovisi non avesse già preso accordi con la famiglia Preston di Washington per farlo sposare con la loro unica erede nel 1916. Andrea divorziò dopo qualche anno e si risposò con Alice Blanceflor nel 1924. Andrea morì nel 1948. Lei ereditò il patrimonio Boncompagni incluso il villino che in seguito donò allo Stato Italiano affinché fosse destinato a scopi storico-artistici. Philip de Laszlo fu tra i ritrattisti più richiesti del primo Novecento. Iniziò la sue educazione artistica a Budapest e proseguì poi all'Accademia Julian di Parigi, per poi stabilire definitivamente il suo studio a Londra
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201385646
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti Decorative, il Costume e la Moda dei secoli XIX e XX
  • ENTE SCHEDATORE Museo Boncompagni Ludovisi per le Arti Decorative, il Costume e la Moda dei secoli XIX e XX
  • ISCRIZIONI in alto a destra - de László 1925. / LONDON - Philip de László -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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