Ritratto di Stefano IV Colonna

dipinto,

Tela su supporto ligneo rettangolare

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Fiorentino
  • ATTRIBUZIONI Bronzino (attribuito): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie Nazionali d'Arte Antica - Palazzo Barberini
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Barberini
  • INDIRIZZO Via delle Quattro Fontane 13, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il celebre dipinto di Bronzino ritrae Stefano IV Colonna: condottiero e nobiluomo romano, noto per aver difeso papa Clemente VII (1523 -1534) durante il Sacco di Roma del 1527. Il quadro, acquisito dalla famiglia Colonna di Sciarra al momento della divisione dei beni con la famiglia Barberini (1811), era citato nell’inventario fidecommissario (1818) di Maffeo Barberini Colonna di Sciarra (1771 – 1849), insieme al ritratto di Francesco II Colonna: entrambi i dipinti, a causa di una cattiva interpretazione dell’iscrizione sulla tela, furono assegnati a Siciolante da Sermoneta dai compilatori del catalogo. In una ricognizione successiva degli oggetti d’arte presenti nelle gallerie di Roma (1870), compilata da X. Barbier de Montault, il dipinto compare presso la Galleria Sciarra, nella terza sala, al n. 44 sotto la dicitura: “Bronzino. Portrait d'Ëtienne Colonna IV”. Nel 1897 il dipinto passò dalla “raccolta Sciarra” alla Galleria Nazionale d’ Arte Antica e fu menzionato da A. Venturi nei nuovi acquisti della stessa, al n.3: “È uno dei ritratti più caratteristici che abbia eseguito il Bronzino, il quale, anche coll'usare de' particolari suoi segni metallici e taglienti, dava alla testa di Stefano Colonna la fierezza e l'imperio del condottiero”. Il dipinto è citato in seguito nel catalogo della R. Galleria d’Arte Antica nel Palazzo Corsini (Hermanin 1924), nella settima sala, al n. 2171, con la specifica: “Dalla Galleria Sciarra”; da qui il dipinto fu ricollocato a Palazzo Barberini, a seguito dell’ampliamento delle collezioni, ed è infatti citato nel catalogo della Galleria Nazionale al n.43 (Di Carpegna 1953). I meriti militari del Colonna non si limitarono a Roma ma proseguirono a Firenze, presso la Corte medicea. Bronzino conobbe infatti il Luogotenente dell’esercito ducale di Cosimo I de’ Medici un anno dopo il suo ingaggio, nel 1542; a distanza di quattro anni, ne realizzò l’effigie oggi esposta nelle Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Palazzo Barberini. La circostanza di questo incontro avvalora l’ipotesi che l’artista avesse realizzato il ritratto a Firenze (Smith 1977) e non, come si credeva in passato, durante un suo soggiorno a Roma. La connotazione ufficiale del dipinto rivela l’intento di celebrare l’attitudine dell’uomo d’armi. Tutto concorre alla presentazione delle sue virtù militari: l’armatura e la solidezza della posa, i gesti delle mani che inducono l’osservazione di elmo e spada e in ultimo, lo sguardo temprato e fermo del condottiero. Corollario di questo saggio pittorico è la cornice recante raffigurazioni di armi. Eletto il 4 Marzo 1543 consigliere del console Francesco Guidetti, il Colonna morì a Pisa il 7 marzo 1548. Il dipinto, utilizzato il 20 marzo seguente come ritratto funerario durante la cerimonia funebre, mostra la data e la firma apposta da Bronzino sull’eloquente “Colonna”, che è qui rimembranza della nobile stirpe di Stefano IV
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201363046
  • NUMERO D'INVENTARIO 1434
  • ENTE SCHEDATORE Gallerie Nazionali di Arte Antica
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • ISCRIZIONI Alla base della colonna raffigurata sulla sinistra - "STEP COLVMNA II II / BRO_ Z I’ / FLO / FAC MDXLVI" - Bronzino Agnolo - a pennello - latino
  • STEMMI Sull'elmo a sinistra - gentilizio - Stemma - Stefano IV Colonna - Sull' elmo figura lo stemma della famiglia Colonna
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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