ancora, opera isolata - ambito tedesco (metà XIX secolo)

ancora,

Ancora dell'ammiragliato con due fori nella parte superiore del fuso, che erano destinati all'alloggiamento della cicala e del ceppo, e terminante inferiormente con marra semicircolare terminante con orecchie e unghie. Sul fuso è applicata una placchetta metallica con stampate notizie relative all'ancora

  • OGGETTO ancora
  • MATERIA E TECNICA metallo/ fusione
  • AMBITO CULTURALE Ambito Tedesco
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Società Geografica Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Palazzetto Mattei
  • INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come specificato sulla placchetta metallica l’ancora apparteneva all’imbarcazione a vapore Welf con cui l’esploratore Carl Claus von der Decken nel 1865 tentò di risalire il fiume giuba, arenandosi e finendo ucciso dalla popolazione locale. L’ancora fu recuperata dal capitano Ugo Ferrandi che ne fece dono alla Società Geografica Italiana nel 1909 (resti dell’imbarcazione sono ancora nel fiume). Poiché questa tipologia di ancora fu introdotta nel 1852, tale anno costituisce il termine post quem per la sua costruzione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201362087
  • NUMERO D'INVENTARIO 3
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ISCRIZIONI su una targa metallica applicata al fuso - Resti dello scafo/ "WELF"/ del/ BARONE CARLO V.DER DECKEN/ arenato il 26 Sett. 1865/ a/ MATAGUSSILLEI, presso BARDERA/ (medio Giuba)/ dono del/ CAP. UGO FERRANDI/ 1909 - capitale, stampatello - a stampa - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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