L'Allustrascarpe

disegno,

disegno + poesia di formato rrettangolare

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA CARTA
  • ATTRIBUZIONI Cesare Pascarella (roma 1858 - Roma 1940)
  • LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
  • INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel foglio un anziano lustrascarpe, con la pesante valigetta degli arnesi, indica il testo di una delle poesie di Cesare Pascarella Er pulimo filosofo , in cui considera i suoi trent’anni di professione esprimendo la sua visione della vita: Sò trent’anni che fo ‘sta professione e ancora, graziaddio, nun sò mai morto: sò vecchio; ar camminà, cammino storto, eppure, sarv’ognuno sto benone. La notte me rintano in d’un portone; e la mattina appresso, quanno sòrto, omina bona mea mecume porto e me rimetto qui su ‘sto cantone. Si abbusco, quer ch’abbusco me lo magno; si nun abbusco, e me succede spesso, me fumo quattro mòzze e nun me lagno. Ma si l’incasso supera er valore de quello che me serve, er giorno appresso chiudo bottega e vado a fà er signore. Il sonetto de L’allustrascarpe filosofo venne pubblicato nel 1887 sia nel Fanfulla della domenica sia nell’Illustrazione italiana, anche se nel disegno in esame, probabile dono dell’artista al Caffè Greco di cui era abituale frequentatore, riporta la data del 1894. L’artista educato per il temperamento ribelle nel seminario gesuitico di Frascati, entrò poi all’Accademia di Belle Arti mostrandosi insofferente alle esercitazioni e ai doveri accademici, preferendo dedicarsi al disegno en plein air . Appartenne ai ‘XXV della campagna romana’ sorto nel 1904 che si proponeva lo studio dal vero e la rappresentazione figurativa dei luoghi fòr de porta. Data la personalità insofferente a direttive di natura coercitiva scelse per i suoi soggetti figure semplici, intendendo assumere una posa scherzosa e irriverente, sovvertitrice dello status quo delle accademie di belle arti in cui si veniva formando. A ventitré anni Pascarella irruppe nelle redazioni dei giornali più in voga fra cui il Capitan Fracassa (1881). Del 1890 è la prosa Caffè Greco, a testimonianza della frequentazione dello storico locale dove incontrava gli amici del gruppo pittorico In Arte libertas (poi ‘XXV della campagna romana’), che formavano la cosiddetta «Brigata dell’Omnibus» (così chiamata dalla forma della saletta del caffè dove si riunivano). Nel rispetto delle ultime volontà, la sua morte (l’8 maggio 1940) fu resa nota tre giorni dopo la tumulazione al cimitero monumentale del Verano a Roma. Dello stesso autore al Caffè Greco è anche l’altra poesia con i cavalli (n. 1360496)
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201360519
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • ISCRIZIONI in basso a destra - CPascarella AD1894 - Cesare Pascarella - a inchiostro - dialetto romanesco
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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