Arco di Costantino
dipinto,
ca 1790 - ca 1807
Auguste Forbin (la Roque-d'anthéron 1779 - Parigi 1841)
La Roque-d'Anthéron 1779 - Parigi 1841
formato quadrangolare
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
carta/ pittura a tempera
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ATTRIBUZIONI
Auguste Forbin (la Roque-d'anthéron 1779 - Parigi 1841)
- LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
- INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La veduta del celebre Arco di Costantino, eretto nella prima metà del IV secolo d. C., è firmata e datata 1788 o 1790, secondo le indicazioni riportate da Tamara Hufschmidt, dal pittore francese Auguste de Forbin che la copia da un grande acquerello di Abraham Louis Rodolphe Ducros ( 1748- 1810) - pittore, acquarellista e incisore svizzero del movimento "pre-romantico”- eseguita intorno al 1786 e oggi conservata nella collezione Stourhead nel Wiltshire (cat. 730812). Ducros eseguì la veduta dal vero, dopo aver raggiunto Roma alla fine dell'anno 1776, abitando nella zona della parrocchia di S. Lorenzo in Lucina come risulta negli Stati d'anime ( dal 1777 al 1792). A Roma entrò in società con l'incisore Giovanni Volpato, pubblicando nel 1780 una serie di 24 acqueforti con le Vedute di Roma e dei suoi dintorni; nel 1782 aprì in via della Croce un suo studio dove esercitava anche un'attività commerciale, vendendo le sue opere e stampe di altri artisti. Nel 1786 incontrò sir Richard Colt Hoare, un collezionista inglese che diventò il suo principale committente e che decorò il suo castello di Stourhead nel Wiltshire con gli acquerelli di Ducros. Si può ipotizzare che prima della partenza per l’Inghilterra, il de Forbin, non certo nel 1790 come segnala la Hufschmidt., abbia tratto la copia poi entrata nella collezione del Caffè Greco in epoca imprecisabile. De Forbin infatti, già allievo di Jacques-Louis David (1748 – 1825), dopo un viaggio in Italia venne nominato ciambellano della corte di Paolina Bonaparte, sorella dell'imperatore (1803). La principessa Borghese provò per lui sin dall'inizio una forte simpatia che presto si tramutò in amore: in breve tempo l’artista diventò amante di Paolina, con cui ebbe un rapporto non solo frivolo e vacuo,come era abitudine della stessa, ma molto profondo, come verrà ricordato nelle memorie lasciate dalla Bonaparte poco prima di morire. Caduto però disgrazia presso la principessa, Forbin fu inviato da Napoleone in Portogallo (1807), per poi succedere a Vivant Denon nel 1816 come Direttore Generale del Museo del Louvre . La copia dunque spetta agli anni romani del de Forbin, fra il 1803 e il 1807, anche se è possibile immaginare che l’artista oltre alla composizione, abbia copiato anche la data riportata nell’originale da Ducros
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201360482
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- ISCRIZIONI in basso a destra - A. Forbin 1778 - Auguste Forbin - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0