Educazione fisica
statua
Tonnini Giuseppe (1875/ 1954)
1875/ 1954
Statua su basamento quadrangolare
- OGGETTO statua
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MATERIA E TECNICA
marmo bardiglio/ scultura
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ATTRIBUZIONI
Tonnini Giuseppe (1875/ 1954): scultore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE ex Collegio Navale IV Novembre - Scuola di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza
- LOCALIZZAZIONE Scuola di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza
- INDIRIZZO via delle Fiamme Gialle, 14-16, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’ingresso principale dell’ex collegio navale è inquadrato da due colossali statue, raffiguranti l’Educazione intellettuale e l’Educazione fisica, realizzate dagli scultori Sergio Vatteroni e dal più noto Giuseppe Tonnini per la decorazione del complesso ostiense costruito negli anni 1934-1936. Entrambe le opere sono state recentemente oggetto di un intervento di conservazione e restauro consistente soprattutto nelle operazioni di pulizia (dei depositi coerenti e incoerenti), consolidamento (integrazioni e stuccature) e applicazione di un protettivo per limitare i danni causati dagli agenti atmosferici. Scarsamente indagate dalla critica, le due monumentali figure allegoriche sono state assegnate a Tonnini (cfr. http://www.albertoperconte.it/wpcontent/uploads/2017/03/Tonnini.pdf) a cui invece spetta solo l’Educazione fisica, erroneamente assegnata a Vatteroni in una monografia del 1972 (Sergio Vatteroni 1972, p. 46) e impropriamente localizzata ad Anzio. L’Educazione fisica aderisce al linguaggio monumentale, ideologico e propagandistico dell’epoca, lo mostrano in particolare la potenza dell’impostazione frontale, con la quale l’autore pone bene in risalto il corpo muscoloso, e la severità dei tratti fisiognomici mutuati dalla statuaria classica. Apprezzato fin dagli esordi, lo scultore Giuseppe Tonnini frequentò la scuola d’arte e il Museo Artistico industriale diretto da Raffaelle Ojetti. Nel primo decennio del’900 collaborò a Roma con Giuseppe Sacconi all’esecuzione di numerosi gruppi decorativi per l'Altare della Patria. Realizzò, sempre a Roma, nel viale del Gianicolo, i busti dei patrioti garibaldini Giacinto Bruzzesi (1902), Melchiorre Cartoni (1920) e Stefano Canzio. Sua anche la targa a memoria del generale Menotti Garibaldi (1904) apposta sulla facciata di Palazzo Valentini, sede dell’Amministrazione provinciale. L’affermazione dell’artista coincide con la realizzazione del monumento a San Francesco d’Assisi (1927), eretto a Roma sulla piazza di Porta San Giovanni, e prosegue negli anni successivi con la progettazione e creazione di numerosi Monumenti ai Caduti collocati in diverse città italiane. Partecipò alla III e alla X Mostra Sindacale Fascista (1932; 1942). Fu sempre tenuto in grande considerazione dal regime, per la capacità di farsi interprete delle sue strategie comunicative, come dimostrano, tra le altre cose, la monumentale statua allegorica, qui esaminata, e il bassorilievo (1941) dell'Arengario della Casa del Fascio, l'attuale Palazzo M [ussolini] di Latina. Agli inizi degli anni Quaranta risalgono i primi contatti con la prestigiosa Accademia di San Luca, di cui fu membro e poi Presidente nel 1947, carica che mantenne fino all’anno successivo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201360293
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- DATA DI COMPILAZIONE 2021
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0