Educazione intellettuale
statua,
Vatteroni Sergio (1890/1975)
1890/1975
Statua su basamento quadrangolare
- OGGETTO statua
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ATTRIBUZIONI
Vatteroni Sergio (1890/1975): scultore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE ex Collegio Navale IV Novembre - Scuola di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza
- LOCALIZZAZIONE Scuola di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza
- INDIRIZZO via delle Fiamme Gialle, 14-16, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’ingresso principale dell’ex collegio navale è inquadrato da due colossali statue, raffiguranti l’Educazione intellettuale e l’Educazione fisica, realizzate dagli scultori Sergio Vatteroni e dal più noto Giuseppe Tonnini per la decorazione del complesso ostiense costruito negli anni 1934-1936. Entrambe le opere sono state recentemente oggetto di un intervento di conservazione e restauro consistente soprattutto nelle operazioni di pulizia (dei depositi coerenti e incoerenti), consolidamento (integrazioni e stuccature) e applicazione di un protettivo per limitare i danni causati dagli agenti atmosferici. Scarsamente indagate dalla critica, le due monumentali figure allegoriche sono state assegnate a Tonnini (cfr. http://www.albertoperconte.it/wpcontent/uploads/2017/03/Tonnini.pdf) a cui invece spetta solo l’Educazione fisica, erroneamente assegnata a Vatteroni in una monografia del 1972 (Sergio Vatteroni 1972, p. 46) e impropriamente localizzata ad Anzio. L’Educazione intellettuale aderisce perfettamente al linguaggio monumentale, ideologico e propagandistico dell’epoca, lo mostra in particolare la potenza dell’impostazione frontale con la quale l’artista carrarese ha posto bene in risalto il corpo possente mutuato dalla statuaria classica. Noto soprattutto per l'attività di scultore, Vatteroni fu anche pittore e incisore. Frequentò, sotto la guida di Augusto Pollina, l'Accademia di Carrara di cui divenne direttore, dopo un periodo di docenza, nel 1957. Durante i conflitti mondiali si distinse soprattutto per la realizzazione di targhe e di monumenti dedicati ai Caduti, tra cui quello di Lerici (SP) nel 1921. Negli anni Trenta elaborò, in linea con il linguaggio del regime, uno stile improntato ad una severa monumentalità, chiaramente evidente nelle due colossali statue allegoriche, raffiguranti Il Cavatore e lo Scultore, stilisticamente vicine all'opera qui esaminata, che fiancheggiano l'ingresso del Palazzo delle Poste a Carrara, progettato da Giuseppe Boni e inaugurato nel 1934. Altre sue opere si conservano a Roma, presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, nel Santuario Mariano di Oropa, nei pressi di Biella, per il quale realizzò una delle porte bronzee, e nella capitale bulgara. Sono inoltre di particolare interesse le originali acqueforti dedicate al ciclo del lavoro delle cave carrarine, sarde (Carbonia) e istriane (Arsia)
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201360292
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- DATA DI COMPILAZIONE 2021
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0