storie di Enea

dipinto 1651-1654
  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Berrettini Pietro Detto Pietro Da Cortona (e Aiuti): e aiuti
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Pamphili
  • INDIRIZZO Piazza Navona, 14, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La galleria di Palazzo Pamphili, concepita da Francesco Borromini nel 1646, come sala di rappresentanza e collegamento tra l'ala pubblica e quella privata del palazzo, ricevette una prima decorazione nel 1647 ad opera di Giovanni Antonio Galli detto Spadarino con scene della vita di Innocenzo X. Questa, non soddisfacendo il committente, venne distrutta allorché Pietro da Cortona venne incaricato nel 1651 della nuova decorazione pittorica avente per soggetto le storie di Enea. L'iconografia dei dipinti fu ispirata dai "Commentari" all'Eneide del Landino ed aveva come finalità quella di celebrare le origini romane della famiglia Pamphili e la figura del pontefice come discendente e valido successore del progenitore Enea. I lavori durante il 1652 subirono dei rallentamenti a causa di altri impegni del Berrettini e gli affreschi furono scoperti nella primavera del 1654 e saldati nel mese di aprile con un compenso di 3000 scudi. La documentazione relativa ai diversi pagamenti riguardanti i muratori (anni 1652-54) sono stati pubblicati dal Pollak (1911-12, p. 564) e dimostrano che il Berrettini procedette per gradi e lentamente nel realizzare l'opera (Grassi, 1957, p. 34). Sempre Grassi (ibidem) rende noti i 7 bozzetti preparatori all'opera (Roma, collezione Patrizi) accogliendone appieno la paternità cortonesca, oltre che lo "status" di studi preparatori per l'affresco, mentre potrebbero piuttosto essere intesi come dei ricordi derivati da questo. L'intervento di aiuti è riscontrabile soprattutto nelle parti decorative a festoni, a cariatidi e nella finta architettura, mentre la mano del maestro è più chiaramente avvertibile nelle parti figurate (Grassi, 1957, p. 38). Il sovrintendente all'impresa decorativa della galleria è stato riconosciuto nel padre oratoriano Virgilio Spada, mentre il programma iconografico vero e proprio è stato steso da Nicolò Angelo Caferri, protonotario e segretario del principe Camillo, autore della storia genealogica della famiglia Pamphili (Scott, 1997, p. 95). Il restauro della galleria, curato da Redig de Campos nel 1966, ha interessato il recupero dei numerosi distacchi degli intonaci, la rimozione dei rifacimenti a tempera, del nerofumo e della polvere, il restauro degli stucchi e delle dorature celate da grigiostrato
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente straniero in Italia
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201202349
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1999
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI cornice delle serliane - SVB VMBRA ALARVM TVAR (VM) - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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