Venere e Amore

dipinto, post 1807 - ca 1825


dipinto

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI : pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico Tuscolano
  • LOCALIZZAZIONE Scuderie Aldobrandini
  • INDIRIZZO Piazza Guglielmo Marconi, 6, Frascati (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto con Venere e Amore si trovava -originariamente- al pianterreno del palazzo Marconi, al centro del soffitto del primo ambiente a destra dell'ingresso; nell'organizzazione complessiva della stanza esso era contornato da scomparti decorati da trofei e motivi vegetali. La scena - al di là di un finto "oculo" - si svolge all'aperto. In primo piano, Venere -di fronte ad un cumulo di rocce coperte da una folta vegetazione- siede su un prezioso panneggio rosso e, con il braccio sinistro disteso in avanti, invita Amore a guardare lontano; immediatamente quest'ultimo volge lo sguardo nella stessa direzione.Venere indossa una veste azzurra che le avvolge parte del corpo lasciandole scoperti la gamba destra e il seno, delicatamente velato dal gioco sensuale di una sottile stoffa trasparente. Il volto è completamente di profilo; i biondi capelli, ordinatamente acconciati sul capo, sono trattenuti dalla fascia bianca e dalla corona di alloro per liberarsi -al di sotto della nuca- e ricadere fluenti lungo la schiena. Il busto, leggermente ruotato di tre quarti, si inclina verso lo spettatore, permettendo a quest'ultimo di ammirare la sensuale bellezza del collo, della spalla e del seno. Il libro, tenuto con la mano destra e poggiato tra le gambe della dea, presenta sul dorso la scritta "IΛIAΣ", l'Iliade di Omero; a terra, inoltre, vi è un altro volume con le famose opere di Virgilio - "BUCOLICA GEORGICA" - su cui è poggiata una siringa, ovvero, il flauto di Pan (strumento costituito da una serie di canne allineate e legate insieme). La "presenza" di Pan - qui considerato come incarnazione della natura universale, divinità dei boschi e dei prati, delle greggi e delle mandrie - rappresenta un chiaro riferimento alle tematiche affrontate nelle due opere virgiliane. Amore, completamente nudo, è posto frontalmente allo spettatore; il candore del suo corpo, come anche quello delle membra scoperte di Venere spiccano, esaltati dalla luce, anche grazie al contrasto con il fondo della composizione. Al comando della dea, il dio si volge rapidamente tanto che - per la fretta - sembra perdere l'equilibrio; tale effetto è evidenziato dalla contrapposizione tra le braccia, ancora protese verso sinistra, e le gambe (la destra fa perno a terra per permettere all'altra di avanzare nella direzione indicata). Alla fermezza del gesto e alla posizione stabile del corpo di Venere, dunque, si contrappone l'instabilità del corpo di Amore, che sembra essere colto alla sprovvista. Il piccolo dio è munito di frecce ma la corda del suo arco è evidentemente spezzata; si appresta, così, a porgere l'arma alla madre. Dal punto di vista iconografico, si potrebbe considerare il possibile richiamo alla vittoria dell'Amore per l'Arte (quest'ultima, simboleggiata dalle opere dei grandi autori classici e dagli strumenti) su quello per i beni terreni ed effimeri. Solo attraverso l'Arte, infatti, si può divenire immortali; non a caso, in corrispondenza della mano sinistra di Venere, spicca un ramo di edera, pianta "sempre verde". Nel dipinto la posizione di rilievo assunta dal volume dell'Iliade può essere considerata come un probabile riferimento all'amico Vincenzo Monti; il poeta, infatti, in quegli anni si era dedicato con passione (fin dalla fine del '700) alla traduzione del poema epico omerico, cui la versione integrale fu pubblicata nel 1810 (seguirono altre edizioni, rifinite e corrette, nel 1812, nel 1820 e quella definitiva nel 1825)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201059104
  • NUMERO D'INVENTARIO 184
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Comune di Frascati
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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