Mercurii et Flore. Statue di Mercurio e Flora
stampa di invenzione,
1705 - 1705
Schenk Peter (1660/1718)
1660/1718
Architetture: Frascati: Villa del Duca di Sora: antico giardino all'italiana. Figure: nobili a passeggio. Oggetti: statue di Mercurio e Flora
- OGGETTO stampa di invenzione
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MATERIA E TECNICA
acquaforte su lastra di rame
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MISURE
Altezza: 147 mm
Larghezza: 186 mm
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ATTRIBUZIONI
Schenk Peter (1660/1718): disegnatore/ incisore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico Tuscolano
- LOCALIZZAZIONE Scuderie Aldobrandini
- INDIRIZZO Piazza Guglielmo Marconi, 6, Frascati (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il frontespizio dell'opera - pubblicata ad Amsterdam nel 1705 da Peter Schenk (Erberfeld, 1660-Amsterdam, 1718) - riporta: Roma Aeterna, Petri Schenkii; sive ipsius AEDIFICIORUM Romanorum, Integrorum collapsorumque, CONSPECTUS Duplex. Seguono: la dedica al principe Antonio Ulrico "Duci Brunsvicensi et Lunaeburgensi" e l'Aedificiorum Index che elenca le 100 tavole presenti nel volume, quest'ultimo privo di testo descrittivo. La stampa, in cui è raffigurata una porzione del giardino all'italiana che si trovava sul retro della villa del Duca di Sora, deriva da un'incisione di Melchior Küsell che aveva, a sua volta, tradotto in incisioni disegni e dipinti realizzati negli anni trenta del '600 - in occasione del Grand Tour - da Joanni Guilielmi Baur. Mercurio è rappresentato come un giovane prestante, coperto da un lungo panneggio adagiato su una spalla; sul capo ha il petaso e, nella mano destra, il caduceo. Flora, antica divinità italica della Primavera, indossa due panneggi di diversa consistenza - uno pesante ed uno trasparente - che le avvolgono il corpo esaltandone la sensualità; nella mano sinistra, inoltre, reca una ghirlanda di fiori. Le due statue, esaltate dall'intensa luce solare, si ergono al di sopra di basamenti i cui lati anteriori presentano dei mascheroni. La vegetazione che si sviluppa intorno al giardino è folta e rigogliosa; il perimetro è delimitato da alte siepi squadrate e presenta delle panchine per permettere ai visitatori di godere della tranquillità del luogo. Nella stampa, tre uomini abbigliati in maniera elegante passeggiano ed ammirano le monumentali sculture. La statua di Flora rimase in situ fino alla trasformazione dell'area secondo i dettami del giardino all'inglese (prima metà dell'800) ed è oggi conservata presso l'Ambasciata degli Stati Uniti a Roma (muro "dell'Arancera"); quella di Mercurio, invece, si trova nel Museo Nazionale Romano. Nel 1666 il poeta Antonio Guzzi (Agrophilus, sive rusticatio tuscolana, 1669) descriveva accuratamente il giardino perduto; esso era caratterizzato da platani, da un labirinto formato da siepi di mirto squadrate e ben definite e, elemento di principale attrattiva, una fontana circondata da otto statue raffiguranti esseri mostruosi da cui l'acqua scaturiva e si riversava in un bacino sottostante. Nei terreni contigui, la proprietà presentava pergolati, frutteti e campi. Dal confronto tra le incisioni del Küsell "Giardino di Villa Sora" e "Giardino di Villa Deti" (che riproduce l'altro lato del giardino), la testimonianza del Guzzi e una pianta della villa realizzata nel 1813 dal Ricci (dell'Archivio Segreto Vaticano) si notano alcune incongruenze che la Guerrieri Borsoi ha giustificato con una inesattezza di qualcuno dei dati a disposizione o con la traduzione (grafica o letteraria) di situazioni mutate nel tempo
- TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201059080
- NUMERO D'INVENTARIO 131
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
- ENTE SCHEDATORE Comune di Frascati
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI in basso a sinistra - MERCURII et FLORAE Statuis exornatús INTROÏTUS./ Hortorum Ducis SORANI; in Luculliano - Peter Schenk (Roma Aeterna, TAV. XXXII) - caratteri vari - a stampa - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0