Banchetto di Marcantonio e Cleopatra. Banchetto di Marcantonio e Cleopatra
dipinto,
ante 1702 - ante 1702
Trevisani Francesco (1656/ 1746)
1656/ 1746
Dipinto
- OGGETTO dipinto
-
ATTRIBUZIONI
Trevisani Francesco (1656/ 1746)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Spada
- INDIRIZZO Piazza Capo di Ferro 13, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il banchetto di Marcantonio e Cleopatra, fu commissionato da Fabrizio Spada nel 1702 per 250 scudi, al quale si aggiunsero altri 50 in regalo. Come sostenuto da Zeri, l’opera era destinata come pendant del Ratto di Elena di Guido Reni e la Morte di Didone di Guercino. A conferma di ciò vi è l’inventario del cardinale del 1717, dal quale si evince che la tela in questione era già esposta nell’attuale terza sala. Le tre grandi tele sono unite dal tema storico-mitologico, ma Fabrizio Spada amava anche creare sottili rimandi tra le opere. A unire il Festino di Marcantonio e Cleopatra e la Morte di Didone è difatti anche un altro elemento: entrambi rappresentano eroine suicide. Allo stesso tempo, l’opera di Trevisani divenne il centro di un ideale trittico che comprendeva i due pendants commissionati a Domenico Maria Muratori, raffiguranti La morte di Antonio e La morte di Cleopatra. Quest’ultime tele presentano le stesse dimensioni, entrambe molto più piccole della nostra. Un bozzetto del dipinto fu inviato al Granduca di Toscana Ferdinando. Esso differisce per piccoli dettagli. Una replica dell’opera fu eseguita da Giovan Battista Tiepolo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200962505
- NUMERO D'INVENTARIO 123
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Spada
- ENTE SCHEDATORE Galleria Spada
- DATA DI COMPILAZIONE 2005
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2022
- ISCRIZIONI in basso a sinistra - F.T - a pennello -
- STEMMI in basso a destra - gentilizio - Stemma - Nel fregio del bacile di metallo è presente lo stemma della famiglia Spada- Veralli
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0