fregio con paesaggi e grottesche

decorazione pittorica,

il fregio collocato nella parte superiore delle pareti, consiste in undici riquadri rettangolari suddivisi da piccoli pannelli rettangolari centinati dipinti con motivi a grottesca. Su tutte le pareti sono tre riquadri tranne su quella nord ovest dove uno spazio è occupato da una finestra

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • ATTRIBUZIONI Ponsio Jacquio (notizie 1527-1570): progetto decorativo/ esecuzione
  • LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
  • INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione di questa camera, l'ultima prima della grande Galleria prospiciente il giardino (v. scheda,) ai documenti, richiese circa due mesi di lavoro. Ciò si deduce dai relativi pagamenti rintracciati dalla Hewett (1928) presso l'archivio Ricci di Montepulciano e ristudiati nell'esatta sequenza cronologica da De Jong (1992). Il 29 dicembre del 1555 Jacquio Ponsio si obbliga ad eseguire un fregio "di grottesche et paese seco(n)do que piaceras a mis(er) Jacmo Marmitta secretario di revere(n)disssimo cardinali di Santo Vitale nel palazzo di strada Julia...". Il prezzo pattuito è di 35 scudi a cui seguirà un'altra serie di acconti alle date 13 e 24 febbraio 1556 finchè lo stesso 24 febbraio il Ponsio riceve 23 scudi 'quali sono per resto di tutti lavori fatti nel palazzo di strada Julia". A questo saldo non seguono nei mesi e negli anni successivi più pagamenti relativi alle camere del palazzo, la data 24 febbraio 1556 costituisce quindi il termine ante quem per l'intera decorazione durante la proprietà Ricci. Inoltre come si evince dal documento del 29 dicembre la camera era quella di Giacomo Marmitta, segretario del cardinale Giovanni Ricci. Il Marmitta fu un importante umanista del tempo, anche se non raggiunse mai lo spessore di un Annibal Caro, di un Onofrio Panvinio o di un Fulvio Orsini, cioè del circolo dei letterati gravitante intorno alla corte di Alessandro Farnese. Il poeta fu autore però delle 'Rime' pubblicate a Parma, sua città di origine, nel 1564 e frequentò a Roma l'ambiente oratoriano legato alla figura di San Filippo Neri, partecipando alle riunioni della Confraternità in Santa Trinità dei Pellegrini e a quelle in San Girolamo della Carità (Dumont, 1973). Qui si svolgevano i celebri ragionamento sopra un libro con la lettura di un testo sacro. Secondo la Dumont il Marmitta, in tali occasione, potrebbe aver letto attentamente la vita di Samuele tanto da aver rivestito un ruolo chiave nell'elaborazione del programma della grande Sala con le "Storie di David" affrescate dal Salviati. Secondo De Jong (1992) tale ruolo non trova però nessuna 'conferma documentaria e inoltre il Nova (1980) ha dimostrato lo stretto collegamento fra quelle storie e ì fatti che hanno caratterizzato l'ascesa al potere del cardinale Ricci tanto invece da far pensare che sia stato lo stesso cardinale a fornirne -il programma iconografico. Tale ipotesi potrebbe essere estesa a tutte le decorazioni che occupano le dieci sale del piano nobile. Il programma non sarebbe stato progettato fin dall'inizio ma sviluppato in varie fasi e con la partecipazione di almeno quattro importanti artisti. Le decorazioni delle camere infatti non presentano fra 'loro nessuna relazione se non quella, escludendo la Stanza dei fatti mitologici, di esaltare i grandi personaggi della storia, della Bibbia e della mitologia che dal niente, grazie alle loro virtù, diventano eroi; ancora una volta quindi un parallelo con la carriera del Ricci. Inoltre a confermare la non premeditazione delle scelte tematiche è la mancanza nei documenti di pagamento della menzione dei soggetti che al contrario appare invece proprio in quello relativo alla camera del Marmitta. La scelta di un fregio con paesaggi sembra accordarsi alla personalità a cui è destinata la sala. Se infatti nella Villa Medici, proprietà del Ricci dal 1564 al 1575, le pitture di quasi tutti gli ambienti mostrano storie di personaggi, la camera del Marmitta nell'appartamento Montepulciano in Vaticano fu decorata da Lelio da Montepulciano con grottesche e paesaggi
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200864075-0
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1999
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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