Vesta. divinità romana

scultura, ca 1844 - ca 1844

ritratto a figura intera di Vesta con il capo velato e il fuoco sacro acceso alla sua destra

  • OGGETTO scultura
  • MATERIA E TECNICA Marmo
  • MISURE Profondità: 50
    Altezza: 188
    Larghezza: 82
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo delle Belle Arti
  • INDIRIZZO viale delle Belle Arti, 131, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Per un approfondimento delle vicende storico-artistiche relative al ciclo di sculture e all'Ercole e Lica di Canova, si rimanda alle schede NCTN 00828202 e 00828203. Al carrarese Pietro Tenerani, tra i più importanti scultori attivi nella capitale pontificia, furono commissionate dal principe Alessandro Torlonia le statue di due divinità legate al fuoco: Vesta e Vulcano (cfr. scheda NCTN 00828214). Oreste Raggi, nella sua biografia dell'artista, afferma che il contratto fu stabilito nell'aprile del 1842 e che la consegna delle due opere era prevista per il mese di giugno dell'anno successivo (cfr. Raggi, 1880, p. 212). Tenerani godeva del favore dei Torlonia, dal momento che si rivolsero a lui anche in altre occasioni, affidandogli nel 1843 l'esecuzione del Monumento di Anna Maria Torlonia, assieme alla Deposizione, per la cappella di famiglia in San Giovanni in Laterano.Tra i possibili riferimenti scultorei per la Vesta, di cui fu particolarmente ammirato il panneggio, si segnala la Minerva Giustiniani (138 ca. - 193 ca., Musei Vaticani), con la quale - escludendo la testa - si riscontrano notevoli analogie. L'opera fu poi replicata, tra il 1866 e il 1869 - apportando qualche cambiamento nella lunghezza delle gambe e nel panneggio - per Ludovico di Baviera, che la destinò alla Gliptothek di Monaco (cfr. Grandesso, 2003, p. 143)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200828213
  • NUMERO D'INVENTARIO 1190 (G.N. Arte Antica)
  • DATA DI COMPILAZIONE 2011
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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