Ritratto di Bernardo Celentano. ritratto maschile

dipinto, ca 1859 - ca 1859

ritratto a mezzobusto di Bernardo Celentano con cappello a cilindro e sigaro tra le labbra

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA Olio su tela
  • MISURE Altezza: 67
    Larghezza: 52
  • ATTRIBUZIONI Morelli Domenico (napoli 1823 / 1901)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo delle Belle Arti
  • INDIRIZZO viale delle Belle Arti, 131, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto ritrae il pittore Bernardo Celentano (1835 - 1863), già amico di Domenico Morelli dai tempi dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, alla quale il più giovane si iscrisse il 25 ottobre del 1850.L'amicizia tra i due artisti s'intensificò negli anni successivi: nel 1856 si recarono entrambi a Firenze. Sono altresì note le ripetute visite che, tra il 1857 e il 1858, Morelli fece allo studio di Celentano a Roma (cfr. Di Majo in Martorelli, op. cit.). Ulteriore testimonianza della loro amicizia è il ritratto che Morelli fece a Giuseppa Belliazzi, madre di Celentano (v. scheda n. 00827950).Il ritratto fu eseguito nell'autunno del 1859, durante uno dei soggiorni di ritorno di Celentano a Napoli, come testimoniato dal fratello Luigi: in quell'occasione, i due artisti si scambiarono i rispettivi ritratti a mezzo busto. Luigi Celentano rammenta che il periodo in cui furono eseguiti i ritratti corrispondeva ad un momento di grande fervore nello scenario artistico napoletano: nell'ottobre del 1859, infatti, si apriva l'ultima pubblica mostra borbonica prima dell'Unità d'Italia. Ancora Luigi ricorda così l'aspetto del fratello, ravvisabile nell'opera in esame: "col sigaro per lo più fra le dita, con un altro cappello a tuba che oggi farebbe ridere, in panciotto bianco e guanti neri attraversava Toledo come uno degli abituali zerbinotti" (cfr. Celentano, 1883, pp. 334-336).Sullo sfondo del ritratto si scorge un manifesto teatrale, riportante la scritta "Benvenuto Cellini", forse relativo all'omonimo spettacolo di Hector Berlioz. Questo, oltre che un rimando alla passione di Celentano per il teatro (non a caso abbigliato come in occasione di una "prima"), potrebbe costituire un'allusione all'opera che lo stesso stava realizzando in quel periodo, il "Benvenuto Cellini a Castel Sant'Angelo" (1857-59, Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte. Cfr. Di Majo in Martorelli, op. cit., p. 45), poi acquistata dal Museo di Capodimonte proprio grazie all'intervento di Morelli presso il Marchese di Brême (cfr. Laudoni, 2008, p. 159).Il ritratto di Bernardo Celentano costituisce uno degli esiti più vivaci nella produzione pittorica di Morelli, nella quale prevalgono piuttosto soggetti storici e religiosi. Ad esso si può collegare il ritratto di un altro collega pittore, Cesare Dalbono (Napoli, Museo di San Martino)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200827943
  • NUMERO D'INVENTARIO 37
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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