Il Palazzo Donn'Anna a Posillipo. paesaggio

dipinto, 1893 - 1893

Palazzo Donn'Anna a Posillipo

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA Olio su tela
  • MISURE Altezza: 81.5
    Larghezza: 104.7
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo delle Belle Arti
  • INDIRIZZO viale delle Belle Arti, 131, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Allievo di Filippo Palizzi, Gaetano Esposito si affermò all'Esposizione Nazionale di Napoli del 1877 con quadri dai tipici soggetti bozzettistici della pittura napoletana del secondo Ottocento. In un momento successivo, il pittore si lasciò influenzare dal patetismo di Antonio Mancini, dalla resa materica del colore, e allo stesso tempo dalle atmosfere chiare e luminose di Eduardo Dalbono, divenendo in seguito apprezzato ritrattista, anche a pastello, e pittore di genere della tradizione napoletana. Tuttavia, Esposito volse particolare attenzione nella ricerca di punti di riferimento, anche alla pittura antica, in particolare alla scuola secentesca partenopea, da Ribera a Stanzione e al barocco napoletano in generale. L'interesse dell'artista per il secentesco Palazzo Donn'Anna a Posillipo, suggestiva architettura di Cosimo Fanzago, antica dimora di Anna Carafa moglie del viceré di Napoli, il duca di Medina, divenne uno dei temi più ossessivamente ricorrenti del pittore, da quando egli stabilì lì il suo studio. Presentata all'Esposizione Nazionale di Roma nel 1893 con il titolo "Dallo scoglio di Frisio" insieme a due soggetti di genere, "Zingari" e "In chiesa" - dipinto di genere dalla tematica devozionale tipica della scuola romano-napoletana - l'opera è chiamata già, nelle lettere dello stesso anno per l'acquisto della tela da parte della Galleria d'Arte Moderna di Roma, con il titolo "Palazzo Donn'Anna a Posillipo" (cfr. Archivio Storico della Galleria Nazionale d'Arte Moderna). L'ossessione di Esposito per questo soggetto è del resto testimoniato dalle numerose versioni esistenti del dipinto poiché "per un trentennio non fece che studiare il Palazzo Donn'Anna in tutte le varianti delle stagioni, delle luci, delle ore; dandoci un esempio di ricerca naturale, avvicinandoci alla conoscenza di quell'episodio centrale di Posillipo" (cfr. Limoncelli 1952). Tra queste opere si segnalano, una "Marina di Napoli", in tutto simile alla presente, che fu esposta alla Festa dell'Arte e dei Fiori di Firenze nel 1896 e acquistata dal Re, forse la stessa ora alla Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti, e una "Veduta del Palazzo Donn'Anna", del 1876, conservata in una collezione privata (cfr. Schettini 1978 e Fiorentino 1997). Infine, una veduta del Palazzo di grandi dimensioni gli fece vincere una medaglia d'oro all'Esposizione Internazionale di Saint Louis nel 1904 (cfr. Soravia 1993)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200491673
  • NUMERO D'INVENTARIO 1049
  • DATA DI COMPILAZIONE 1997
  • ISCRIZIONI in basso a destra - G. Esposito/Napoli 93 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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