L'acqua zurfegna a Santa Lucia. scena di genere
dipinto
1884 - 1884
Caprile Vincenzo (napoli 1856/1936)
Napoli 1856/1936
figura di fanciullo con anfore
- OGGETTO dipinto
-
MATERIA E TECNICA
Olio su tela
-
MISURE
Altezza: 176
Lunghezza: 130
-
ATTRIBUZIONI
Caprile Vincenzo (napoli 1856/1936)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo delle Belle Arti
- INDIRIZZO Viale delle Belle Arti 131, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Formatosi presso il Reale Istituto di Belle Arti di Napoli con Gabriele Smargiassi e Domenico Morelli, Caprile inizia giovanissimo a partecipare alle mostre delle Promotrici della sua città e alle grandi esposizioni nazionali, ottenendo la prima vera affermazione nel 1880 a Torino, alla IV Esposizione nazionale di Belle Arti, con la tela La dote di Rita, caratterizzata da un gusto narrativo affine a quello del veneziano Favretto e del primo Michetti. Negli anni Ottanta sono accolte con uguale favore le opere presentate alle grandi esposizioni internazionali, divenendo uno stimato esponente della pittura veristica, specializzato in soggetti tipicamente partenopei - scene di genere con soggetti in costume, ritratti di giovani donne, marine, paesaggi e vedute della città di Napoli - realizzati con una grande freschezza di tratto. L'Acqua zurfegna a Santa Lucia fu acquistata dallo Stato per la Galleria Nazionale d'Arte Moderna all'Esposizione di Torino del 1884 (n. catalogo 441) dove riscosse un immediato successo, testimoniato dal susseguirsi della sua presenza alle esposizioni italiane e internazionali: fu esposta a Londra nel 1888, a Berlino nel 1891, alla Biennale di Venezia del 1903.Il dipinto raffigura la vendita dell'acqua allo zolfo da parte di uno scugnizzo nel rione di Santa Lucia, storico quartiere popolare di Napoli. In primo piano è rappresentato il giovane portatore d'acqua, vestito solo di un cencio intorno alla vita, il cui corpo illuminato emerge dal fondo scuro, lasciando trasparire, con un attento studio dal vero, i dettagli anatomici del corpo mal nutrito, in netto contrasto con la natura morta dei grandi orci in terracotta sul fondo. L'immagine indubbiamente richiama le illustrazioni dei mestieri e dei popolani nelle strade della città partenopea incise nel volume di Francesco de Bourcard, Usi e costumi di Napoli e dintorni, pubblicato nel 1857-1858, ma riesce tuttavia a liberarsi dalla tradizione folcloristica grazie alla monumentalità della rappresentazione e alla severità dell'impianto costruttivo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200491531
- NUMERO D'INVENTARIO 991
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma
- ENTE SCHEDATORE S 51
- DATA DI COMPILAZIONE 1997
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2011
- ISCRIZIONI in basso a destra - V. Caprile 1884/Napoli -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0