San Rocco e un altro santo

dipinto,

L'affresco, situato sulla parete destra della navata verso il presbiterio, è incorniciato da un fregio dipinto a rosette. I due santi, rivolti verso lo spettatore, sono raffigurati in piedi e si stagliano contro lo sfondo scuro di un tendaggio ravvivato da piccoli fiori. Mentre nella figura di destra si può riconoscere S. Rocco, in quella di sinistra non si riscontrano attributi particolarmente significativi che consentano la sua identificazione

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Laziale
  • LOCALIZZAZIONE Marta (VT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco, in cattivo stato di conservazione, sembra in alcuni punti grossolanamente ridipinto. Anche la scritta, in alto appare in gran parte illegibile e con una data mutila di cui si riconoscon con sicurezza solo le prime due cifre: probabilmente indicava la data di esecuzione, i nomi delle figure e quello dell'artista, sembrerebbe il Pastura. Tuttavia non esistono punti di contatto fra il dipinto, rimasto pressoché sconosciuto agli studiosi, e la produzione finora nota di questo artista che a cavallo tra Quattrocento e Cinquecento svolse un ruolo di primo piano nella pittura viterbese (cfr. I. Faldi, Pittori viterbesi di cnque secoli, Roma 1970, pp. 38-45; A. Zuccari, L'attività viterbese di Antonio del Massaro detto il Pastura, in Il 400 a Viterbo, Roma 1983). L'autore dell'affresco appare in realtà ancora animato da un gusto goticheggiante, come rivela la forte definizione dei controni, il duro articolarsi dei panneggi, e la decorazione del tendaggio sospeso dietro le figure; anche la qualità esecutiva, piuttosto debole, non depone a favore del Pastura. L'iscrizione pertanto non può essere accettata passivamente, ma allo stato attuale degli studi sulla decorazione della chiesa è impossibile avanzare delle ipotesi dotate di una certa attendibilità. E' probabile comunque che l'opera sia stata creata in occasone di una pestilenza dilagata nella zona nel Quattrocento; ossia potrebbe essere un'immagine votiva fatta eseguire da qualcuno scmpato al morbo. S. Rocco, famoso dal XIV secolo per essersi dedicato alle cure degli appestati, è infatti raffigurato mentre scopre un bubbone sulla parte interna della coscia. Il bastone da pellegrino ricorda invece le sue peregrinazioni attraverso l'Europa.Generalmente il santo veniva raffigurato insieme a S. Sebastiano o ai santi Cosma e Damiano, anch'essi invocati contro la peste; ma nessuno di questi può essere identificato con l'altra figura presente nell'affresco
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200256249
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • ISCRIZIONI presso il margine superiore - SANTI [...] PASTUR [...] 14[...] - lettere capitali - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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