turibolo - a vaso fiammeggiante di Bartolotti Giuseppe (sec. XVIII)

turibolo a vaso fiammeggiante, 1700-1799

Il turibolo si presenta come un recipiente a forma di coppa, sbalzata a fogliame, su piede circolare ornato con il classico motivo perlato. E' chiuso da un coperchio intagliato a giorno con volute ed elementi a conchiglia, che termina in alto con un lanternino sagomato. Un congegno di quattro catenelle, collegate ad un largo anello, consente l'oscillazione del turibolo

  • OGGETTO turibolo a vaso fiammeggiante
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ traforo
  • ATTRIBUZIONI Bartolotti Giuseppe (1709/ 1785)
  • LOCALIZZAZIONE Marta (VT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La struttura e la decorazione del turibolo si rifanno ad un modello già in voga nel sec. XVII. E' a partire dal Seicento che esso assume infatti la particolare tipologia a vaso fiammeggiante ed una decorazione costituita soprattutto da volute e elementi vegetali. Il bollo del "Pesce", riscontrato sotto la base, appartiene sia all'argentiere Giuseppe Bartolotti che al figlio Carlo. Il primo, attivo a Roma dal 1731 al 1775, ottenne la patente di argentiere nel 1731. Dall'anno successivo fino alla morte, avvenuta nel 1775, abita in via del Pellegrino e vi tiene bottega all'insegna del Pescatore. Egli usò il suo punzone, raffigurante un pesce, dal 1734 al 1775. E' opportuno tener presente comunque che il bollo del pesce venne usato anche dal figlio Carlo, dal 1776 al 1790: in seguito usò altri bolli. Carlo, attivo a Roma dal 1777 al 1824, ottenne la patente di argentiere il 23 luglio 1777. Continuò ad abitare in via del Pellegrino e a tenere bottega sotto l'insegna del Pescatore. L'altro bollo presente sul turibolo si può identificare con quello depositato da Giuseppe Colangeli il 27 ottobre 1739 e costituito dalle prime due lettere del suo cognome inserite in un tondo. Egli ottenne la patente d argentiere nel 1739 e fu attivo fino al 1783. Dal 1752 al 1753 è indicato nellas trada che da S. Teresa porta alla Trinità dei Pellegrini; dal 1776 al 1778 abita con la famiglia nella parrocchia di S. Maria in Monticelli, ma dal 1784 al 1790 risulta domiciliato in casa del Conte Castelli a Piazza San Silvestro. Oltre al Camerale sull'oggetto è presente un quarto segno che costituiva la prova dell'argento. Si può ipotizzare che il turibolo prodotto dal Bartolotti sia stato poi restaurato da un altro argentiere, forse il Colangeli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200256208
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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