pluteo di Paolo dei Cosmati (primo quarto sec. XII)

pluteo,

Il disegno del motivo decorativo segue uno schema a losanghe alternate di marmo serpentino e mosaico. Sulle cornici superiori ed inferiori, è scolpita una iscrizione in esametri

  • OGGETTO pluteo
  • MATERIA E TECNICA marmo/ mosaico
  • ATTRIBUZIONI Paolo Dei Cosmati (notizie Prima Metà Sec. Xii)
  • LOCALIZZAZIONE Ferentino (FR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'iscrizione incisa sulla transenna, testimonia il primo intervento decorativo cosmatesco all'interno della Cattedrale, da collocare tra il primo ed il secondo decennio del XII secolo. In essa vengono infatti chiaramente menzionati il "vir nomine Paulus", da identificare in Paolo della famiglia dei Cosmati, (cfr. E. Hutton, The Cosmati, London, 1950, p. 6), il pontefice Pasquale II (1099-1118) ed il vescovo Agostino. Attualmente il pannello in esame e quello collocato accanto, (cfr. scheda precedente), sono impiegati come transenne della zona presbiteriale, mentre originariamente dovevano essere pertinenti ad un altare - del quale forse costituivano i fianchi-, sotto al quale dovevano essere collocate le ossa di S. Ambrogio (cfr. L. Morosini, Ferentino, 1939, p.21) come del resto si ricava dal testo, ove è indicata questa destinazione. Le vicende delle lastre sono connesse alle traslazioni del corpo del martire patrono di Ferentino. Secondo la tradizione le ossa del Santo, furono traslate dalla chiesa di S. Maria Maggiore in Ferentino, nella attuale Cattedrale, per volontà del vescovo Agostino nel 1108, e poste presumibilmente sotto l'altare della confessione, quello appunto dovuto a Paolo. Infatti al di sotto di quello attuale, esiste ancora un vano, come testimonia la presenza della finestrella confessionis, che doveva contenerle. Il Cappelletti (G. Cappelletti, Le Chiese d'Italia, 1849, VI, p. 405), riferisce che le transenne con iscrizioni, si trovavano "incastonate nel muro laterale della cappella ove il corpo di lui si conserva" e cioè nell'abside destra. Il Morosini, nel 1905, (L. Morosini, Notizie storiche, p. 5) conferma ancora l'affermazione del Cappelletti, aggiungendo che i pannelli furono spostati durante i restauri del 1904. Non sappiamo quando le ossa con i relativi pannelli scritti, siano stati posti nella cappella dedicata al santo, ma che quella non fosse la loro destinazione originaria è provato dalla anzidetta finestrella confessionis ed anche dalla considerazione che ben difficilmente le preziose spoglie sarebbero state relegate dal Vescovo Agostino, che lo volle nella cattedrale, in un altare secondario. L'impossibilità di conoscere la data dello spostamento, è dovuta, come nota il Di Stefano (L. Di Stefano, S. Ambrogio tra Storia e folklore, 1978, p. 8) all'incendio dell'archivio della Cattedrale, dolosamente appiccato il 23 febbraio 1641. Sempre dal Di Stefano attingiamo la notizia che "Nel 1639, al tempo della ricerca del corpo del Santo effettuata da Mons. Ennio Filonardi (1612-44), troviamo i due plutei con le iscrizioni, adattati a balaustra all'ingresso della cappella dedicata al santo e un secolo dopo, nel 1748, sono addossati alla parete sinistra, come ricava dalla omelia di mons. Borgia, del primo maggio 1748. Il Di Stefano riferisce inoltre che le transenne furono nuovamente collocate nella zona presbiteriale, durante i restauri del 1904. La scrivente, consultando i fascicoli relativi al restauro della Cattedrale, ha potuto constatare che al riguardo non esistono dettagliate relazioni dei lavori effettuati tra il 1892 ed il 1907, essendo soltanto genericamente indicati, tra il 1904 e il 1907, dei restauri "del presbiterio e delle navate". Altre rimozioni dovettero subire i plutei, sicuramente non compaiono nell'attuale ubicazione nel 1953, come ho potuto accertare da foto che recano appunto quella dat. Infatti come risulta anche da una lettera del vescovo C. Caminada, datata 16 gennaio 1963, gli amboni cosmateschi, vennero tolti dal presbiterio durante i restauri per i danni bellici, e non erano stati ancora ricollocati, cosa che avvenne nel 1964, al termine dei lavori. È probabilmente dovuto a quest'ultimo intervento, l'errata ricollocazione dei plutei che, come nota il Tomei, (A. Tomei, L'arredo cosmatesco, p. 108, nota 2), sono stati invertiti, infatti "la seconda parte del testo si trova alla sinistra dell'ingresso della zona presbiteriale, mentre la prima metà è sulla destra". A conferma di ciò, il Tomei cita un disegno del XVIII secolo, riproducente le transenne nella disposizione originaria, da lui trovate nel manoscritto miscellaneo Vat. Lat. 7929 (parte II, fol. 2632), conservato alla biblioteca Apostolica Vaticana
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200256071
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1986
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • ISCRIZIONI sulle cornici superiore ed inferiore - HOC OPIFEX MAGNUS FECIT VIR NOMINE PAULUS/ MARTIR MIRIFICUS IACET HIC AMBROSIUS INTUS/ PRESUL ERAT SUMMUS PASCHALIS PAPA SECUNDUS/ QUANDO SUB ALTARI SACRA MARTIRIS OSSA LOCAVIT/ AECCIAE PASTOR PIUS AUGUSTINUS ET ACTOR - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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