motivi decorativi vegetali e animali

dipinto, 1200 - 1299

Decorazione ad affresco, molto lacunosa, con motivo di fiori a otto petali inclusi entro cornici sagomate e cruciformi i cui colori di fondo si alternano. La decorazione è limitata ai margini da pilastrini dipinti con capitelli a foglia di loto su cui s'innesta una cornice con motivo di triplice foglia cuspidata. Sotto l'affresco corre una fascia decorata con motivi vegetali; in gran parte perduta

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Laziale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Conti
  • INDIRIZZO via Vittorio Emanuele, 236, Anagni (FR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il palazzo ora dimora delle Monache Cistercensi, costruito in pietra è per tradizione popolare conosciuto erroneamente come Palazzo di Bonifacio VIII. In realtà gli studiosi locali (Marchetti-Longhi, Sibilia) concordano nell'escludere qualsiasi costruzione da parte di papa Caetani, anzi il Marchetti-Longhi sulla base d'osservazioni e rilievi sulle strutture, sostiene che sia il palazzo paterno, divenutone poi anche dimora pontificia, di Ugolino Conti, vescovo di Ostia e Velletri, poi papa Gregorio IX. Infatti esiste un documento (Arch. Caetani, per. 907, del 30 maggio 1297) che tramanda un acquisto fatto da Pietro Caetani, di un palazzo dei "figli di Mattia" (i "di Mattia" erano discendenti di Gregorio IX e traevano la loro denominazione da Mattia, padre del pontefice anagnino) che esclude quindi ogni prova di costruzione da parte di Bonifacio VIII. Un secondo documento (Arch. Colonna, perg. XVIII, n. 93) conferma l'identificazione delle case dei figli di Mattia col palazzo che ospita oggi il monastero delle Cistercensi. Il palazzo rivela ancor oggi l'antica struttura: colossali arcate di sostegno formano la base dell'edificio, rafforzandone le mura e sorreggendo il loggiato superiore, il "lovim" caratteristico dei palazzi medievali. Tale struttura trrova riscontro nei castelli dei dintorni di Anagni (Castello di Colleferro) e in Roma (Torre dei Conti) e ci consente di riportare l'epoca della costruzione del palazzo alla fine del secolo XII (Marchetti-Longhi, op. cit.). La decorazione pittorica è relativa soltanto a due sale del piano nobile, di cui la prima è divisa in due parti da un immenso arco a tutto sesto in pietra squadrata, poggiante su due brevi pilastri con gli angoli superiori formanti due piccole volute. Quattro finestre feritoie, nelle quattro pareti brevi in cui sono divise dal grande arco le due pareti laterali della sala, danno luce all'ambiente. Da una porta, che si apre nella parete lunga interna della prima sala, si passa alla seconda, illuminata anch'essa da finestre feritoie a sesto acuto. La datazione di queste pitture deve considerarsi, per ragioni iconografiche e stilistiche, intorno alla seconda metà del secolo XIII. E' citato in: E. Caniglia Mola, La decorazione pittorica del Palazzo di Bonifacio VIII in Anagni, in "Latium", n. 7, 1990, pp. 31-56; Catalogo della mostra di bonifacio VIII e del primo Giubileo, Roma 1950; G. Marchetti-Longhi, Il palazzo di Bonifacio VIII in Anagni, in "Archivio della Società Romana di Storia Patria", vol. XLIII, 1920; A. Panza - R. Ferretti, Anagni nel XIII secolo. Iniziative edilizie e politica pontificia, in "Storia della città", 6 (1981), 18, pp. 33-56; T. Rinaldi, Fasi e tecniche costruttive del Palazzo di Bonifacio VIII in Anagni: evoluzione di una residenza nobiliare urbana nel Lazio meridionale, in Scritti in onore di Giuseppe Marchetti-Longhi, Anagni 1990, 1, pp. 185-204; S. Sibilia, Guida storico artistica della Cattedrale di Anagni, Anagni 1936; S. Sibilia, Storia di Anagni, Roma 1967; G. Zander, Fasi edilizie e organismo costruttivo del palazzo di Bonifacio VIII in Anagni, Palladii 1951
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200239770
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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