gloria di Santa Brigida di Svezia

dipinto, 1709 - 1711

Volta dipinta a pastello e gessetto raffigurante al centro, tra nubi e angeli, gloria di Santa Brigida di Svezia, caratterizzata da sguardo rivolto in alto verso la Trinità. Alla sua destra, figura femminile assisa su nubi, in atto di posare piede su testa di vecchio e sorreggente modellino di chiesa (?) e croce da cui si dipartono raggi e fulmini indirizzati verso figura femminile avvolta da fiamme e gruppo di figure maschili con serpenti e libro aperto in fiamme. Alla sinistra del gruppo centrale, figura femminile alata attorniata da angeli e assisa su nuvole, in atto di mostrare corona. In corrispondenza dei gruppi laterali due stemmi papali con motivi araldici della famiglia Albani. Ai quattro angoli, Evangelisti e angeli

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ gessetto/ pastello
  • ATTRIBUZIONI Puccini Biagio (1673/ 1721)
  • LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
  • INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione della volta venne seguita tra il 1709 e il 1711 da Biagio Puccini e la sua bottega. Già nel 1704, infatti, iniziarono i lavori per "sguastamento del soffittone della chiesa (...) con la sua armatura" e il 12 dicembre dello stesso anno venne pagato il falegname Antonio Vebri per aver fornito il legname per il tetto nuovo (A.S.V., S. Brigida, t. 57; pubblicato in A. M. De Angelis, Chiesa di S. Brigida, in "Le chiese di Roma illustrate", 25, Roma 1991). E' probabile, come ha notato la De Angelis, che l'artista affrontasse di malavoglia l'impresa, che infatti si prolungò nel tempo. Un primo pagamento è del 22 ottobre 1709: "scudi 20 moneta li quali sono in conto di scudi 50 per havere da dipingere tutte a mie spese la volta di S. Brigida fare ponti e disfarli tutto a mie spese e non altrimenti"; ne segue un altro del 16 dicembre pari a 12 scudi "per la pittura da farsi nella volta di S. Brigida". Seguono altri pagamenti fino al 18 aprile 1711 in cui l'artista riceve 25 scudi "per le pitture fatte nella nostra chiesa di S. Brigida a tutto il presente giorno", espressione che fa supporre il mancato completamento dell'opera. L'utilizzazione di una tecnica a secco - sono stati usati solo il pastello e il gessetto - crea un particolarissimo effetto di luminosità dai toni molto tenui, che utilizzano le sole tinte bianche e gialle per ottenere la massima brillantezza del colore. Le complesse raffigurazioni che circondano il gruppo centrale con la gloria di Santa Brigida di Svezia, sono state riprese dal testo dell'"Iconologia" di Cesare Ripa, molto in voga nel corso del secolo XVIII. La donna con la croce viene identificata con la Religione e il vecchio a cui ella schiaccia il capo l'Eresia, sprigionante serpi velenose, come infatti risulta dal gruppo maschile che gli è raffigurato accanto. Tutta la decorazione declama così non solo l'apoteosi di Santa Brigida di Svezia, ma anche - e soprattutto - la sua tenace lotta contro l'eresia luterana, particolarmente sentita ancora durante il pontificato di papa Albani
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200238443
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1991
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • STEMMI agli estremi della volta - papale - Stemma - Clemente XI Albani - 2 - Alla fascia accompagnata in capo da una stella di otto punte e in punta da un monte uscente di tre pezzi all'italiana
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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