Trinità e i santi Venanzio e Ansuino. Trinità
dipinto,
1710 - 1710
Garzi Luigi (1638/ 1721)
1638/ 1721
Personaggi: Dio Padre; Gesù; San Venanzio; Sant'Ansuino. Simboli: colomba dello Spirito Santo
- OGGETTO dipinto
-
ATTRIBUZIONI
Garzi Luigi (1638/ 1721)
- LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
- INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto faceva parte di un progetto decorativo per l'altare maggiore della chiesa dei SS. Venanzio e Ansuino dei camerinesi. Il progetto fu realizzato da Giovan Battista Contini e le tre tele da Garzi e Agostino Masucci. Roisecco (1765, p.328) ci informa che la marchesa Girolama Bichi Rispoli commissionò agli artisti i lavori, eseguiti tra il 1704 e il 1728. La nobildonna morì nel 1704 (testamento rogato il 16 gennaio) causando involontariamente una controversia per il giuspatronato della cappella maggiore dei SS. Venanzio e Ansuino, infine assegnata al nipote Francesco Bichi. La registrazione del pagamento della pala centrale (9 novembre 1710), conservato nell'archivio Bichi-Rispoli a Siena (V sezione, Acquaroni, II serie, Memorie n. 143, n.a. 91), fornisce l'esatta datazione dell'opera di Garzi. Il 19 marzo 1728 Benedetto XIII consacrò l'altare dei SS. Venanzio e Ansuino come ricorda l'iscrizione sotto il bordo della mensa. Durante i lavori di sventramento della piazza dell'Aracoeli (1928-30) il tempio fu demolito per ricavare una parte del giardino di destra del monumento a Vittorio Emanuele II. Nel 1967 Clark (II, p. 259) riconobbe il quadro di Garzi nella Galleria Nazionale di Roma, destinato, secondo uno dei tanti progetti, a decorare la chiesa degli italiani a Budapest. Più tardi la chiesa fu trasferita in un ambiente retrostante l'altare dell'Oratorio del Gonfalone. I laterali di Masucci furono invece collocati nella chiesa dei SS. Fabiano e Venanzio. I tre dipinti erano legati tra loro dal tema iconografico, dall'impianto architettonico e da un sistema di misure, tanto che la pala centrale aveva una base doppia rispetto a quella delle laterali. Casale riscontra dei caratteri tipologici tra i personaggi di quello che si potrebbe definire un trittico. Ad esempio il trittico di Garzi fa da modello al santo del quadro sinistro o il gruppo di san Venanzio e l'angelo si ritrova in controparte nel laterale destro. L'opera, che Grazi eseguì a 62 anni, si avvale di un linguaggio pittorico maturato nell'artista attraverso la lezione di Carlo Maratta, regista di questi anni romani, e del modello classico per eccellenza Guido Reni
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200237926
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0