Allegoria della Castità

dipinto,

La figura femminile è rappresentata stante su di un piedistallo entro una finta nicchia dipinta, con la mano destra regge un lembo del mantello, nella sinistra tiene un giglio cui volge lo sguardo. La figura è eseguita a monocromia

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Ricciolini Niccolò (1687/ 1772): esecutore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Calandrucci Giacinto
  • LOCALIZZAZIONE Frascati (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione settecentesca della cappellina dedicata a San Carlo Borromeo in memoria di un suo soggiorno nella villa, si deve al cardinal Giacomo Boncompagni che si preparava a prenderne possesso definitivamente nel 1714. La Di Domenico Cortese (1966) attribuiva gli affreschi allo stesso pittore della sala dell' Estate di Villa Falconieri su basi stilistiche, tale pittore fu in seguito identificato con Giacinto Calandrucci. L'attribuzione venne confermata dalla Tarditi (1980). Grazie al Casale (1982) si è riusciti ad attribuire l'opera a Niccolò Ricciolini figlio del pittore Michelangelo. Sulla base della scoperta di un modelletto per la pala d'altare raffigurante l'Assunta donato dal Ricciolini all'Accademia di San Luca nel 1721,la data proposta per questi affreschi aveva il termine post quem appunto 1721. Finalmente la Guerrieri Borsoi (2000), grazie all'esame degli inventari di Villa Sora, anticipa la datazione della decorazione a fresco della piccola Cappella che risultava già completata nel 1713, Secondo la studiosa il padre di Nicolò, Michelangelo, già famoso artista con un prestigioso curriculum può aver accettato la commissione del lavoro ed averla poi passata interamente al figlio per introdurlo nell' importante ambiente di committenze fornendogli suggerimenti ed idee compositive. Questo fa di questi affreschi un'opera di confine tra l'attività di Michelangelo e Nicolò, ma del tutto riconducibile a quest'ultimo in particolare per alcune ripetizioni e proporzioni inesatte che denunciano più l'operato di un giovane pittore che quelle di un artista maturo ed esperto.Scartata l'ipotesi che possa trattarsi della Rappresentazione di una Santa o della Vergine mancando l'aureola, la Guerrieri Borsoi (2000) suggerisce, data la presenza del giglio, l'identificazione con la personificazione della Castità che risulta plausibile soprattutto in riferimento alla Vergine
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200236618
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Regione Lazio
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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