La Danza (rappresentazione con danzatrice)

dipinto murale, 1926 - 1926

La scena è inquadrata da un'imponente architettura formata da balconate su colonne tortili. Sulla sinistra sono dipinti dieci personaggi; al centro, su una scalinata che conduce ad archi e fontane, una giovane nuda, rappresentata frontalmente, sta eseguendo una danza con un velo; sulla destra sono dipinte quattordici figure. In primo piano, al centro, una fontana

  • OGGETTO dipinto murale
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Csa Fabrik Marke (attribuito): attribuito
  • LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
  • INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Cfr. scheda n.13; per i gruppi di personaggi ritratti sulla destra e sulla sinistra si vedano le schede n. 15 e 16 con i particolari dell'affresco - La scena costituisce la rappresentazione pittorica più estesa della sala, poiché si svolge senza soluzione di continuità su tutta la parete nord - la parete sud è infatti divisa in più riquadri scanditi dalle finestre che affacciano su via Veneto -, e si qualifica immediatamente come momento iniziale e saliente dell'intero ciclo. E' infatti indubitabile che sia proprio il numero di danza con il velo, eseguito dalla nuda, il motivo del raduno delle decine di personaggi rappresentati nel salone; a tale convito immaginario dovevano collegarsi i reali conviti, e con reali partecipanti, che si sarebbero prodotti all'interno del nuovo albergo. L'immagine suscitò, per la presenza della danzatrice nuda, dure critiche, che portarono, nel giugno 1927, a soli cinque mesi dall'inaugurazione, alla copertura dell'affresco con un velo di seta, per porre termine alle lamentele dei clienti, i quali pretendevano di prendere i loro pasti in un'altra sala, e per impedire il raduno di capannelli di persone che, all'esterno dell'albergo, sul marciapiede in via Veneto, si intrattenevano a commentare l'immagine "esponendo l'albergo al ridicolo" (cit. in Clair, 1988, pag. 108). Alla composizione, di grande suggestione per l'armonia costruttiva e l'equilibrio tra le fantastiche architetture e le figure, rese con scioltezza e varietà, presiedette, con tutta probabilità, qualche intenzione simbolica: sembra infatti difficile credere che la scena traduca soltanto uno spettacolo teatrale o un'occasione mondana alla quale è convenuta la buona società. Per il carattere di apparizione e per l'atmosfera rarefatta dell'insieme, la figurazione va collegata a quella del soffitto (cfr. scheda n.28), in qualche modo conclusiva del ciclo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200230314
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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