San Leonardo
dipinto,
Dipinto rettangolare
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Viterbese
- LOCALIZZAZIONE Ardea (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco, insieme ad altri staccati e collocati qui nel 1940, si trovava originariamente sui pilastri di divisione tra navata centrale e navata sinistra. Vennero rinvenuti durante i restauri del 1940 in numero di otto, due sui lati dei pilastri verso la navata centrale e altri sei sulle fronti interne. Come documenta una foto nr. 9760 della Soprintendenza BAA. gli affreschi furono poi collocati lungo la parete della chiesa entro rincassi di muro. In alcuni fogli manoscritti non firmati e intitolati "Lavori di consolidamento e di restauro della chiesa parrocchiale di Ardea, opere in economia" dal 26 agosto al 7 settembre 1940, sono ricordati lavori di "manutenzione e sorveglianza degli affreschi, costruzione di ponti di cavalletti e soprastanti palanche e inizio di collocamento in opera deli affreschi". Anche se non è specificato di quali affreschi si tratti le indicazioni sono certo da riferire ai dipinti qui in esame che sono gli unici esistenti nella chiesa a parte quello del catino absidale. In una relazione del 1959, 27 ottobre, stesa per illustrare il programma per gli affreschi dall'allora direttore di restauro, Luigi Salerno, si dice che gli affreschi "si sono danneggiati perché in passato, staccati e trasportati su rete metallica, sono stati incastrati sul muro con telai in vani precedentemente ricavati nel muro ma non sufficientemente areati. Si sono perciò frantumati e deteriorati col tempo e uno è praticamente perduto". In questa relazione si prevede un restauro, avvenuto probabilmente poco dopo, che prevedeva la demolizione delle reti metalliche e il fissaggio della pellicola cromatica su nuovi supporti oltre ad altri interventi precisionali. Gli affeschi sono pesantemente ridipinti al punto da rendere difficile una chiara lettura stilistica. Possono comunque datarsi al XV secolo e la loro fattura non sembra, per quanto è dato vedere al di là del restauro, particolarmente raffinato. Dovrebbero essere opera di un quattrocentista viterbese o i un artista sensibile a tali culture particolarmente attento ai modi di Francesco di Antonio detto il Balletta, come dimostra il confronto con il ciclo ardeatino di questi (Pedrocchi A.M., Quattrocento a Viterbo, Roma 1983, pp. 137-146). Per il Galieti (La chiesa romanica di Ardea, in "archivio della reale deputazione di storia patria", 66, 1943, p. 165) gli affreschi sarebbero nati come ex-voto. Probabilmente collettivi, dell'intera comnità ardeatina o di un gruppo di notabili, che avrebbero deciso di ringraziare alcuni santi il cui culto era particolarmente sentito in città. Per quanto riguarda San Cristoforo, il suo culto era associato a quello di Santa Marina, cui è dedicata una delle chiese di Ardea dove, secondo la tradizione, ella visse per alcuni anni
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200218500
- ENTE SCHEDATORE Regione Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0