Martirio di San Cosma e San Damiano
pala d'altare,
Paggi Giovanni Battista (attribuito)
1554/ 1627
In alto la Madonna, in veste rosa e manto verde, regge il Bambino, mentre l'angelo porge la corona e le palme del martirio. In basso, la scena della decapitazione: il santo ha una veste rossa damascata
- OGGETTO pala d'altare
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ATTRIBUZIONI
Paggi Giovanni Battista (attribuito)
Mannozzi Giovanni Detto Giovanni Da San Giovanni (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Subiaco (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE ll dipinto veniva nel passato unanimemente attribuito - per ultimo da G.P. CAROSI (cfr. bibl.) - a Pompeo Ferrari; ma non risulta nessun pittore con questo nome. Più probabilmente, Pompeo de Ferrari è il nome del committente, cui va riferito anche lo stemma, che appare simile a quello della famiglia De Ferrari di Genova. Tale provenienza -che potrebbe essere spiegata tramite l'abate Casaretto, che portò nel luglio del 1852 dei quadri dalla nativa Genova a Subiaco- sembra essere giustificata dall'analisi stilistica del quadro che, accanto ad una struttura ancora manierista e toscana, mostra una qualche conoscenza delle novità caravaggesche, mediata, forse, da artisti non italiani, soprattutto nel gruppo Madonna-Bambino-angelo, che sembra ricordare la cappella Alaleoni di Vouet. Il dipinto è stato attribuito da C. Strinati (com.orale) alla tarda attività di Giovanni Battista Paggi, seguace di Luca Cambiaso; e da V. Casale (com. orale) a Giovanni da San Giovanni
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200211241
- ENTE SCHEDATORE Regione Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1977
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sopra lo stemma - (...)O POMPEIUS DE FERRARI 1618 (? o 43) - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0