paramento liturgico in quarto,
post 1480 - ante 1496
Piviale e pianeta in velluto azzurro ornato con rami intrecciati e foglie in broccato d'oro. Lo stesso motivo decorativo è ripreso nella fascia centrale della coppia di pianete e nella stola. Lo stolone e il cappuccio del piviale e lo stolone della pianeta presentano decorazioni figurate, incorniciate da complesse architetture
- OGGETTO paramento liturgico in quarto
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MATERIA E TECNICA
filo di seta/ ricamo
- AMBITO CULTURALE Ambito Ligure-piemontese
- LOCALIZZAZIONE MONTEFIASCONE (VT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Esposto nel 1896 alla Mostra di Arte Sacra di Orvieto, il paramento liturgico veniva riferito alla munificenza di Urbano V (1362-1370), salvo poi essere anacronisticamente datato al sec. XVI. Successivamente la Podreider (1928, p. 148) lo datava sullo scorcio del Quattrocento, collegandolo all'ambito fiorentino "per la robustezza del disegno che senza perdersi nell'eccessiva ricerca dei dettagli si svolge semplice e armonioso". Alla Mostra del Tessile Nazionale nel 1937, benché si avanzasse una datazione più precoce per il velluto, lo stile dei ricami veniva ricondotto alla metà del Quattrocento. Cecchelli (1951-1952, I, p. 343) ravvisava una forte influenza dell'arte francese e fiamminga per la tipologia delle architetture presenti nella decorazione. Recentemente, sulla base dei particolari stilistici delle scene ricamate, il paramento di Montefiascone è stato accostato a quello di Giulio II custodito nel tesoro della Cattedrale di Vercelli e alla pianeta dello stesso nella Masseria del Duomo di Savona, risalenti a un medesimo atelier spagnolo per alcune particolarità tipologiche e stilistiche e ritenuti contemporanei per il comune legame al papa Della Rovere, che fu vescovo di Vercelli e amministratore del vescovato di Savona. Nel paramento di Montefiascone, in assenza di uno stemma o di una tradizione, il riferimento alla famiglia Della Rovere è stato rintracciato nel disegno del tessuto. In questo, infatti, si possono notare foglie e ghiande di quercia, mentre l'esecuzione è stata ricondotta ad artisti italiani fortemente legati alla cultura spagnola, probabilmente piemontesi o liguri. A conferma di questa ipotesi, i natali piemontesi di Domenico Della Rovere, vescovo e amministratore di Montefiascone tra il 1480 e il 1496, probabile donatore del paramento in questo lasso di tempo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200210389-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0