altare, post 1863 - ante 1890

Altare costituito da due colonne su alti plinti, sormontate da capitelli in stucco dorato di tipo ionico, sui quali corre una trabeazione decorata con testine di cherubini e festoni di frutta.Il timpano di coronamento è spezzato e inquadra una cimasa con decorazioni laterali a volute, a sua volta sormontata da una lunetta spezzata

  • OGGETTO altare
  • ATTRIBUZIONI Fontana Luigi (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE MONTEFIASCONE (VT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La Visita Pastorale del 1703 contiene un'interessante descrizione dell'altare, sin da XVI secolo intitolato al Santissimo Crocifisso, che permette di ipotizzare per esso una forma assai simile a quella attuale: la tela raffigurante Santa Maria Maddalena, non sicuramente identificabile con quella oggi visibile, è comunque descritta come ubicata "in summitate Cappelle", il che induce a considerare come la soluzione più verosimile per una tale collocazione proprio il coronamento di un altare. Ciò rende credibile un rifacimento di questo come degli altri altari delle cappelle laterali sul modello di quelli precedenti, certamente rivisitati dal gusto del tempo, come lascerebbe anche supporre un'analoga ipotesi di ricostruzione dell'assetto seicentesco della prima cappella a sinistra. La decorazione delle sei cappelle laterali della chiesa e la realizzazione dei relativi altari risale al sec. XIX ultimo quarto e va ricondotta alla campagna di lavori affidata a Luigi Fontana (B. Magni, 1905, vol. II, pp. 418-419). L'iscrizione visibile attorno all'occhio della cupola, recante la data 1890, menziona Alessandro Spoglia, amministratore apostolico della Chiesa di Montefiascone dal 1863 al 1867, morto nel 1887 (cfr. Hierarchia Catholica, VIII, pp. 218, 393, 483). Risulta pertanto conseguente ritenere la committenza dei lavori o il loro inizio come riferibili agli anni della reggenza dello Spoglia mentre la data del 1890 va senz'altro intesa come anno di conclusione di tali lavori. Del Fontana, pittore marchigiano di formazione minardiana molto attivo a Roma, sono senz'altro gli affreschi della cupola e del coro, ma riconducibili alla sua arte freddamente accademica sembra anche la decorazione delle cappelle, assolutamente congrua col resto, che impiega per pura citazione tutto un repertorio di motivi ecletticamente desunti. I materiali impiegati sono "poveri": al marmo si sostituisce ovunque stucco. Anche le mostre degli altari, solo in apparenza marmoree, irrigidiscono in uno schema del tutto convenzionale una formula ormai solo genericamente settecentesca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200210309A
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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