altare di Fontana Luigi (bottega) (sec. XIX)

altare post 1863 - ante 1890

L'altare è costituito da una coppia di colonne e lesene in finto marmo con capitelli corinzi in stucco dorato, su cui corre un alto architrave sormontato da timpano e croce apicale

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA stucco/ modellatura/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Fontana Luigi (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE MONTEFIASCONE (VT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Troviamo menzionato l'altare della cappella, oggi dedicata a San Vincenzo Ferreri (P. Volpini, A. Ballarotto, 1974, p. 33), nella Visita Pastorale del 1703 come consacrato a San Giovanni Battista, la cui immagine doveva essere dipinta nella tela d'altare. Nella visita Pastorale di cinquanta anni dopo, l'altare reca la stessa intitolazione, ma il dipinto che lo adornava risulta sostituito con una tela raffigurante la Madonna col Bambino e santi tra cui San Vincenzo Ferreri, quella ancora oggi visibile sull'altare e che ha trasferito al santo domenicano l'intitolazione della cappella. L'attuale decorazione delle sei cappelle laterali della chiesa e la realizzazione dei relativi altari va ricondotta alla campagna di lavori affidata a Luigi Fontana (B. Magni, 1905, vol. II, pp. 418-419). L'iscrizione visibile attorno all'occhio della cupola, recante la data 1890, menziona Alessandro Spoglia, amministratore apostolico della Chiesa di Montefiascone dal 1863 al 1867, morto nel 1887 (cfr. Hierarchia Catholica, VIII, pp. 218, 393, 483). Risulta pertanto conseguente ritenere la committenza dei lavori o il loro inizio come riferibili agli anni della reggenza dello Spoglia mentre la data del 1890 va senz'altro intesa come anno di conclusione di tali lavori. Del Fontana, pittore marchigiano di formazione minardiana molto attivo a Roma, sono senz'altro gli affreschi della cupola e del coro, ma riconducibili alla sua arte freddamente accademica sembra anche la decorazione delle cappelle, assolutamente congrua col resto, che impiega per pura citazione tutto un repertorio di motivi ecletticamente desunti. I materiali impiegati sono "poveri": al marmo si sostituisce ovunque stucco. Anche le mostre degli altari, solo in apparenza marmoree, irrigidiscono in uno schema del tutto convenzionale una formula ormai solo genericamente settecentesca
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200210307A
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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