pilastro - a fascio - ambito viterbese (seconda metà sec. XII)

pilastro a fascio, ca 1150 - ca 1199

La base del pilastro è formata da due tori di uguali dimensioni con interposta una scozia. Il capitello è decorato da un motivo fitomorfo a foglie stilizzate fortemente scanalate e da ghirlande di fiori. Tra la decorazione vegetale sono inserite varie scene nelle quali due leoni divorano un uomo. L'abaco è formato da due fasce sovrapposte, ricche di motivi vegetali e zoomorfa

  • OGGETTO pilastro a fascio
  • MATERIA E TECNICA peperino di Viterbo/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Viterbese
  • LOCALIZZAZIONE MONTEFIASCONE (VT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Tutta la scultura del periodo romanico, ancora esistente in S. Flaviano, può considerarsi coeva. Si è parlato di un recupero di materiale classico riadattato, si sono attribuite le absidi al sec. VI (Sartorio A., S. Flaviano a Montefiascone, Roma 1915, pp. 61-84; Toesca P., Il Medioevo, Torino 1965, p. 598), tuttavia gli studi più recenti tendono a rivedere nei capitelli dei pilastri di S. Flaviano, un rapporto con la corrente comasco-lombarda (Raspi Serra I., La Tuscia romana, Roma 1972, p. 89; 175-176; Neri Lusanna E., Il Romanico in Atti del Seminario di Studi diretto da P. Sanpaolesi, Milano 1975, pp. 290-291, ). Tale ipotesi era già stata avanzata dal De Francovich (De Francovich G., La corrente comasca nella scultura romanica europea, Roma 1937, p. 79) che li aveva inseriti tra gli esempi di diffusione della scultura comasco-pavese, con una diretta dipendenza da Pavia, fissandone la datazione alla seconda metà del sec. XII. Il più recente studio di Raspi Serra conferma l'ipotesi del De Francovich, rivedendo nela cristallizzazione delle forme e nel duro frastaglio delle foglie dei capitelli dei pilastri, un'abile esercitazione dei caratteri comasco-lombardi, con un legame con la plastica della basilica ambrosiana a Milano, oltre a spunti provenienti dall'Alvernia. La studiosa conferma la datazione alla seconda metà del sec. XII, consona agli sviluppi delle volte della chiesaa, ipotesi confermata dal rapporto esistente con alcuni capitelli del Duomo di Viterbo dell'ultima decade del secolo. Questo capitello in particolare, per la complessità dell'intreccio scenico, è accostato da Neri Lusanna a quelli della chiesa di S.Michele a Pavia
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200208865
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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