Madonna del Suffragio. Madonna che intercede per le anime del purgatorio

statua,

Personaggi: Madonna del Suffragio. Oggetti: raggiera

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA legno/ pittura/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Viterbese
  • LOCALIZZAZIONE Grotte di Castro (VT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Secondo il Libro delle Memorie compilato dal canonico Virgilio Cini (a partire dal 1723) che riporta le notizie dateci da P.F. Antonio Olgiati da Coneo, autore degli Annali dei PP. Cappuccini editi nel 1621 e oggi introvabili, nel 1616, il padre cappuccino Angelo da Ronciglione, acceso di devozione ardente per la Vergine, si prodigava a diffonderne il culto erigendo latari e simulacri. A questo proposito fece venire da Roma un statua raffigurante la Madonna del Suffragio. Prima però fu inviato a Grotte di Castro un bozzetto dipinto su tela del simulacro perchè gli si desse l'imprimatur; ottenutolo la statua fu eseguita e trasportata a Grotte il 20 o 26 marzo 1616. Tanta fu la devozione dei fedeli nell'accoglierla che, essendosi formata una calca di persone all'ingresso del paese, molti precipitarono giù dalla rupe senza tuttavia farsi male. Da quel momento alla Vergine del Suffragio si dette l'appellativo di Madonna dei Miracoli e cominciarono frequenti pellegrinaggi. Poichè si ottenevano miracoli e continuavano ad affluire numerosi pellegrini che offrivano ex-voto, si pensò di edificare una nuova chiesa con i fondi raccolti con le elemosine. La statua,che era stata collocata su un altare costruito appositamente (oggi trasferito nell'oratorio del Sacramento) fu in un secondo momento collocata dentro una nicchia al di sopra di una cattedra realizzata nel 1713. Per interessamento di Milord Richard Howard dei duchi di Norfols e di mons. Antonio Tasca, il capitolo Vaticano ne decretava l'incoronazione nel 1723. Per tale cerimonia si fecero lavori di pulitura e indoratura all'interno della chiesa e si addobbò tutto il paese la domenica incui Mons. Tasca, vescovo di Gerapoli, mise la corona d'oro sul capo della Madonna (23 maggio 1728, festa della SS. Trinità). Finalmente la statua fu collocata nella nicchia della cattedra dell'altare maggiore il 6 giugno 1728. A ricordo dell'incoronazione fu apposta un'iscrizione entro un cartiglio dipinto a chiaroscuro sulla facciata interna della chiesa. Tale scritta oggi è leggibile solo in frammenti poichè quella porzione di muro fu in parte distrutta quando si aprì un varco per collocare il nuovo organo nel 1872. Cfr. Grotte di Castro, Archivio della Chiesa, Libro delle Memorie, scritto dal canonico Virgilio Cini, 1723-1730 ca., cc. 1-26 v.; Iuzzarelli Crescenzio, Breve compendio delle memorie e prodigi..., montefiascone, 1790; Semanza Vincenzo P.M., Ricordo storico per la festa qiondicennale..., Roma 1888; Patrizi A.M., Un popolo, una madre, un tempio, Grotte di castro 1978, pp. 44-318-369
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200147450
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1973
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1980
    2005
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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