sarcofago, 399 - 410

Ai lati della facciata anteriore sono due pilastrini scanalati sormontati da capitelli corinzi (molto consunti). Al centro è la figura del Buon Pastore. E' vestito con una tunica ed è appoggiato ad un sottile bastone, che tiene con ambo le mani. Sulle spalle ha una corta mantella di pelle, alle gambe fasce crurali e stivaletti ai piedi. Il viso è molto deteriorato, si vede solo che manca della barba. A sinsitra avanzano verso il pastore quattro pecorelle, a destra altre sette sono in varie posizioni. Agli angoli sono due vasi ansati da cui partono due tralci di vite, foglie e grappoli pendono dai girali. Sui fianchi, chiusi sempre da plastrini, è un vaso ansato da cui si dipartono due tralci di vite, carichi di foglie e grappoli. La faccia posteriore è invisibile. Rimagono tracce delle grappe di fero che dovevano servire a fissare il coperchio, ora mancante. Il sarcofago è molto consunto e ritoccato da un restauro non troppo scrupoloso. Racchiude ora il corpo di San Benvenuto

  • OGGETTO sarcofago
  • AMBITO CULTURALE Bottega Ravennate
  • LOCALIZZAZIONE Osimo (AN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il sarcofago, sebbene lo stato di conservazione non sia dei migliori a causa della consunzione del marmo e dei pesanti ritocchi di un restauratore non troppo scrupoloso, è di notevolissima qualità per la bellezza, l'eleganza e l'euritmia compositiva. C. Grillantini riferisce che esso si trovava nella chiesa di Osimo, presso la prima colonna di sinistra e che fu fatto trasferire nella cripta nel 1590 dal vescovo Teodosio Fiorenzi (1588-1591) perchè era di intralcio dopo l'apertura della porta centrale, voluta appunto da questo vescovo (cfr. C. Grillantini, 1978, pp. 37-38 e 75). E' stato variamente datato dagli studiosi al IV al VI secolo. G. Wilpert scrive che "il sarcofago sembra lavorato da artisti non romani " (cfr. C. Grillantini, 1929, p. 99). L. Serra ne sottolinea i legami con opere ravennati (cfr. Serra 1929, p. 13). La vigna "è il noto simbolo della Chiesa, parte della quale affidata al pastore rappresentato in mezzo al gregge" secondo quanto scrive G. Wilpert (cfr. G. Wilpert, 1929, p. 99). C. Leonardi vede sia nella vita che nel Buon Pastore simboli cristologici, secondo le celebri similitudini evangeliche: "Ego sum pastor bonus" e "Ego sum vitis vera" (cfr. C. Leonardi, 1947, p. 134). Il sarcofago custodisce ora le spoglie di S. Benvenuto Scattivoli, vescovo di Osimo (1264-1282). Per una più completa bibliografia sull'opera cfr. G. M. Gabrielli, 1961, p. 76
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1100255056
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Marche
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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